Verso una nuova fase economica: fiducia ritrovata, sviluppo e riforme per il futuro di San Marino – Ugolini Giovanni Francesco

14/02/2025

Eccellenze, Colleghi Consiglieri

l’argomento all’attenzione del Consiglio Grande e Generale è della massima importanza.

Importantissimo discutere di misure per il contenimento dei costi, non vi è dubbio che su questo molto è stato fatto e sicuramente molto altro si dovrà fare ma quello che particolarmente mi stimola nell’intervenire, e penso trasmetta la stessa sensazione alla maggior parte dei presenti è poter discutere, proporre, analizzare sotto tutti gli aspetti, strade di un nostro potenziale nuovo “sviluppo economico”, e ragionare, approfondire perché direttamente connesse le “disposizioni in materia fiscale “ attuale e quelle che in prospettiva potrebbero far crescere il paese. Non posso non citare la conferma e la valutazione fatta da  Standards & Poors che attesta il quadro  dei punteggi relativi alle componenti del rating di San Marino, che si attesta a BBB-. Un risultato lusinghiero che  testimonia la bontà della strada intrapresa e la linearità delle scelte effettuate. Così come non posso non ribadire che questa  strada è stata delineata dalle politiche di questa Segreteria alle Finanze che giustamente è stata riconfermata perché ovviamente il lavoro non è di sciuro finito. Altro aspetto politico di rilievo che emerge in tutta la sua evidenza è la

“Ritrovata fiducia nel Paese” da parte degli organismi internazionali e delle agenzie specializzate. Ci sono elementi di profonda riflessione negli ultimi giudizi che l’agenzia richiama.

Da una parte si riconosce lo sforzo fatto nel settore dell’economia reale, con il potenziamento del settore produttivo e il rilancio in maniera considerevole del settore turistico. Anche qui il lavoro non è finito. Il progetto di legge sull’IVA sarà fondamentale per il consolidamento produttivo e la competitività sui mercati, va fatto ovviamente salvaguardando gli aspetti che tale scelta comporterà per alcuni settori.

Così come nel turismo, è tempo ormai di interventi che comportino un turismo stabile. Quindi grande albergo con servizi di alto livello, cliniche sanitarie che portino clientela di spessore, potenziamento  aeroporto ecc.

Dall’altra parte l’agenzia sottolinea il crollo del sistema finanziario, e riconosce, che lo stesso potrà non solo rilanciarsi, ma almeno esistere, solo con un rapporto diretto con la Banca Centrale Europea. Ho voluto sottolineare questo solo per evidenziare come tutto, in entrambi i casi, passi dall’accordo di associazione sul quale il Segretario agli Esteri in particolare , ma il Governo tutto, così come l’intesa  maggioranza, sta applicando il massimo sforzo per superare difficoltà, che non sono di oggi, ma che ci auguriamo possano risolversi. E’ adesso il momento del fare. La classe politica tutta ha un dovere nei confronti della cittadinanza, del Paese, dobbiamo risanare il debito. Per risanarlo va rilanciata tutta l’economia, non solo una parte. Anche il settore finanziario, non solo quello produttivo, se opera nella trasparenza, all’interno di regole certe, è economia sana. E’ economia di alto livello, è lavoro  altamente professionale per i nostri giovani. Dobbiamo trovare accordi, ma non possiamo rinunciare ad un settore che per alcuni paesi è paradossalmente la sola fonte  di esistenza. Noi non dobbiamo andare a ricercare “spazi inesplorati “, sappiamo bene quali sono le possibilità e i limiti che un piccolo paese come il nostro non può e non vuole superare. Un esempio di rilievo lo ha dato il nostro Segretario agli Esteri nell’ultima Commissione Esteri, il nostro rapporto con l’Italia è ottimo e non negoziabile. Lo abbiamo, diciamo così, riallacciato negli ultimi tempi in maniera solida, per citare le sue parole “ ci abbiamo lavorato “. Il rapporto con l’Italia per noi rimane imprescindibile. Altro argomento fondamentale  è, senza dubbio, la riforma dell’IGR. Su questo c’è da lavorare per trovare una giusta quadra che oggi oggettivamente non c’è. Chi è dipendente , chi presta il proprio lavoro e il proprio impegno non esce da un circuito di controllo ed è un elemento solido nel contribuire alle risorse dello stato.

Va premiato con una contribuzione che sia equa. Così come come possiamo esimerci da una regola, a mio modo di vedere, fondamentale per lo sviluppo, “premiare chi investe, detassare chi investe, chi rischia , chi crea posti di lavoro, chi non si ferma alle 8 ore di lavoro , ma che dedica tutto se stesso alla propria attività, alla propria impresa.

Va trovato un equilibrio, e soprattutto vanno garantite dallo Stato e dalla classe politica che lo rappresenta alcune certezze essenziali. Per primo dei servizi efficienti e tempestivi al servizio della collettività. Subito dopo avere la possibilità di controllare e garantire che la spesa pubblica sia efficiente e razionale. Professionalità dei dirigenti e della dirigenza dei servizi dello Stato.

Nel passato  vorrei dire che abbiamo avuto dei dirigenti che hanno operato nel loro incarico, con uno spirito che andava al di là del loro ruolo. Servitori dello Stato. Non dico che oggi non vi siano persone così. Mi permetto solo di dire che dovremmo avere la massima attenzione quando scegliamo queste figure. Premiare principalmente le figure interne , non ci piacciono coloro che vengono ed utilizzano il nostro paese come un bancomat. Ultima riflessione sulla riforma IGR; la stessa deve avere come base il principio e gli strumenti che permettano di individuare gli evasori o i debitori nei confronti dello Stato. Su questo dovremmo essere inflessibili.

Concludo queste mie riflessioni , ribadendo il mio pieno sostegno al Segretario alle Finanze , Marco Gatti. Ho già avuto modo di sottolineare i suoi meriti ed il suo lavoro. Quello che traspare e quello che si percepisce è che siamo in mani sicure. Che il Paese non è più angosciato da incertezze, da rischi clamorosi. Non diamo per scontato quanto fatto finora, e contribuiamo per il bene del Paese a questa necessaria seconda fase essenziale per la nostra economia.