Una politica del fare

18/10/2023

Le recenti elezioni in Polonia, che si sono concluse con il trionfo della coalizione filo-Ue guidata da Donald Tusk, rappresentano senza dubbio un passaggio cruciale in grado di influire sugli equilibri dello scacchiere politico internazionale. Elezioni che offrono spunti di riflessione interessanti anche per la Repubblica di San Marino. La svolta polacca è indicativa di un sentimento diffuso tra gli elettori di tutta Europa, che con convinzione crescente dimostrano di preferire la politica del “fare”, della ragionevolezza e dei risultati tangibili e misurabili, a discapito di una politica incentrata maggiormente sul populismo, sul voto di pancia, sulla ricerca di soluzioni facili a problematiche complesse. Una tendenza che ci rincuora e ci sprona a proseguire lungo la strada che, come Democrazia Cristiana, riteniamo essere l’unica percorribile.
Continuiamo dunque a lavorare, senza proclami altisonanti, senza dichiarazioni roboanti, in linea con l’atteggiamento che abbiamo scelto di adottare in questi quattro anni di Governo di responsabilità, coerenza e correttezza istituzionale, in linea con quel sentimento diffuso che emerge con chiarezza analizzando i risultati delle elezioni in Polonia. Un impegno ‘silenzioso’ che però comincia ad essere premiato dai risultati. Le considerazioni formulate dal Fondo Monetario Internazionale rappresentano un riconoscimento importante specialmente in una fase di incertezza come quella che stiamo vivendo. Per questo riteniamo opportuno proseguire nel solco già tracciato. Coinvolgendo tutte quelle forze politiche che vogliono adoperarsi attivamente scommettendo sul futuro e sul rilancio, anche in un’ottica internazionale, di San Marino. mettendo da parte il chiacchiericcio sotterraneo fatto emergere clandestinamente, la propaganda demagogica, la polemica a tutti i costi.