San Marino resiliente verso la crisi economica e proiettato verso un’economia più solida

18/02/2021

Dall’8 al 12 dicembre scorsi un team del Fondo Monetario Internazionale (FMI), guidato dal Dott. Borja Gracia, ha tenuto una serie di incontri in videoconferenza con le autorità politiche ed economiche della Repubblica di San Marino per discutere temi di carattere economico e finanziario e visionare i progressi nell’agenda delle riforme strutturali. Il Dott. Gracia ha esposto i risultati del suo lavoro ai Segretari di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari, al Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti e ai vertici di Banca Centrale venerdì scorso e nella giornata di ieri ha rilasciato una comunicazione ufficiale che conferma come le scelte intraprese dall’esecutivo e dalle Segreterie interessate siano in linea con le aspettative degli organismi internazionali ed in particolare del Fondo Monetario che valuta molto positive le iniziative di carattere economico messe in atto e presentate. Oggi, a commento del comunicato del FMI sono intervenuti in conferenza stampa il Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonferini, il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti, il Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio Fabio Righi.

Teodoro Lonfernini (Segretario di Stato per il Lavoro): “Le dichiarazioni rilasciate dal Fondo Monetario Internazionale al termine degli incontri dello scorso mese di dicembre sono ampiamente soddisfacenti. E’ stata riconosciuta la resilienza del nostro Paese rispetto l’impatto della crisi pandemica internazionale con apprezzamento dell’atteggiamento sammarinese di fronte ad una circostanza inimmaginabile come quella dovuta al Covid-19. Il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto tutte le misure che il Congresso di Stato ha messo a disposizione del sistema in ambito finanziario, fiscale, bancario, lavorativo e per l’impresa, avvallando di fatto l’operato delle Segreterie di Stato sammarinesi. Riteniamo molto importante la diffusione di un comunicato contenente le osservazioni del Team che ha dialogato con gli organismi sammarinesi, un comunicato contenente numerosi messaggi positivi. Il nostro obiettivo però, non è quello di suonare la grancassa, siamo coscienti di quanto fatto ma soprattutto siamo coscienti dell’importanza del lavoro che saremo chiamati a fare, in risposta alla crisi economica e alle richieste degli organismi internazionali e dello stesso Fondo Monetario. Probabilmente si è già perso troppo tempo, dispiace sia così perché tante cose si sarebbero potute fare già negli anni passati, avrebbe potuto portarle avanti anche il Governo precedente ma è evidente che non sia stato così. Noi invece non vogliamo più rinviare nulla, ci misureremo con convinzione sulla politica delle riforme per dare una risposta di sistema e mettere in protezione il nostro Paese”.

Marco Gatti (Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio): “Questo Governo è a poco più di un anno di attività, è nato lo scorso gennaio con un programma ambizioso che doveva affrontare criticità già piuttosto importanti alle quali si è aggiunta la gestione straordinaria e non prevedibile dell’emergenza sanitaria da Covid-19. E oggi, non solo il Fondo Monetario Internazionale ma anche la collocazione dei titoli di stato per la prima volta sui mercati internazionali, sono esami parziali di un percorso che ci dovrà portare a fine legislatura con un paese economicamente più forte rispetto a quello che abbiamo ereditato. Quanto il governo ha fatto nel 2020 è stato misurato da soggetti terzi come il Fondo Monetario che, nel suo comunicato, prende atto di un governo che non fa proclami ma provvedimenti. Parla di misure adottate per sostenere la crisi dovuta alla pandemia, parla di interventi importanti nel settore bancario e finanziario, si veda la trasformazione del 5TER in titolo di stato perpetuo per Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino che ha ora una grande prospettiva di ritorno agli utili; un piano industriale quindi possibile e raggiungibile. Questo primo esame parziale, assieme a quello degli investitori internazionali, ci danno un grande conforto. Veniamo criticati come un governo privo di progettualità e idee, se così fosse, chi ci guarda dall’esterno non avrebbe acquistato il nostro titolo di stato, soprattutto non sarebbe arrivato a offrire 1 miliardo e 400 milioni rispetto ai 300 proposti, chi ci guarda da fuori ha valutato positivamente quanto il Governo ha fatto, anche la resilienza della sua economia, degli operatori, dei suoi lavoratori che hanno dimostrato, in un anno molto complesso, di saper resistere alla crisi, addirittura di sapere andare oltre, di avere delle prospettive di crescita. Si tratta ora di continuare sui programmi che ci siamo dati come Governo; oggi non abbiamo raggiunto niente, siamo sulla strada giusta, dobbiamo rimanervi e continuare a percorrerla; abbiamo riforme da fare, alcune con impatto sociale importante, come la riforma delle pensioni, riforme che necessitano quindi di confronto e dialogo. Credo che l’impegno che ci siamo presi e che abbiamo dimostrato, con coerenza e determinazione, di saper portare avanti, andrà rafforzandosi: alla fine della legislatura, come promesso agli elettori, restituiremo un paese più stabile e forte.”
Fabio Righi (Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio): “La Segreteria Industria ha avviato fin da subito ottimi colloqui con il team degli osservatori internazionali del Fondo Monetario. Sono state particolarmente apprezzate le politiche adottate talvolta anche in maniera dissimile rispetto alla vicina Italia, come ad esempio quelle di tenere le imprese aperte prima al 50% della loro capacità produttiva, in pieno lockdown, poi al 100% una volta verificata l’implementazione di tutte le precauzioni mediche in ragione a quelle che sono le specificità del nostro territorio, sia in termini commerciali che industriali. Questo ha permesso al sistema di reggere, anche in termini di consumi interni. Mi permetto di indicare dei dati: segnaliamo per l’anno 2020 un -5% di transato Smac, non un dato definitivo, ma sicuramente identificativo e frutto di un andamento altalenante nel corso dei mesi dovuto principalmente alle chiusure massive imposte dall’emergenza sanitaria. Se guardiamo ad esempio al mese di novembre, possiamo segnalare un +9% di transato Smac, segno di una ritrovata fiducia del sistema sammarinese nelle sue attività economiche. Anche sulle aperture di nuove attività e società giuridiche possiamo segnalare un trend in aumento negli ultimi mesi del 2020, che passa da un +15% dell’ottobre 2020 a un incoraggiante +47% tra novembre e dicembre. E anche nel rilascio di nuove licenze si riscontra un trend positivo, che parte da un -13% di inizio anno dovuto ai mesi del lockdown per terminare il 2020 con un +14%. Una spinta di positività al sistema, al quale è stato legato sempre con gli esperti del FMI un discorso di prospettiva, legato alle importanti riforme che attendono il Paese. È stata particolarmente apprezzata l’attività di sviluppo di un progetto coordinato e condiviso che ha coinvolto tutto il tessuto socio economico attraverso precisi tavoli di confronto avviati già dal mese di settembre 2020. Fondamentale è stato ritenuto lo sforzo di proporre un piano, da promuovete fuori dai nostri confini. Un’unica voce che in un Paese così piccolo può fare la differenza nell’attirare nuovi investitori e imprenditori. Un Paese che non era abituato a lavorare in maniera coordinata e che nel 2020 ha iniziato ad invertire completamente la rotta sotto questo punto di vista. Ora, questo Paese deve avere coraggio e attuare quegli interventi che lo porteranno in un breve futuro ad essere competitivo e a disegnare, quanto meno, il prossimo decennio.”