Concessione straordinaria di suolo pubblico, ove sarà possibile con apposita regolamentazione per bar, ristoranti e pubblici esercizi che vogliono ‘allargarsi’ all’aperto, una Smac Card turistica con agevolazioni per i visitatori del Titano, una zona ‘Duty Free’ contingentata per determinate tipologie di prodotti (con un occhio di riguardo per vini, prodotti alimentari di pregio ed artigianato locale). E poi ancora: percorsi turistici capaci di valorizzare gli aspetti legati ad ambiente e territorio, dalle escursioni al trekking passando per gli sport ‘outdoor‘ e quelli adrenalinici.
Il Pdcs mette sul tavolo una serie di proposte concrete per rilanciare il comparto turistico, uno dei più colpiti dall’emergenza Covid-19 e per il quale si prospetta una ripartenza tutt’altro che semplice. Proposte frutto di un lavoro di ascolto e concertazione con la Segreteria di Stato ma anche soprattutto con gli operatori del territorio, primi interlocutori in questa delicata fase. L’obiettivo è quello di dare forma a una strategia a lungo termine che, partendo dalla necessità di offrire risposte immediate alle imprese danneggiate e preoccupate per il futuro, possa contribuire a ripensare l’offerta turistica della Repubblica aprendola a nuove opportunità.
“Siamo nel pieno della Fase 2, quella della ripartenza economica – premette il Pdcs -. Diverse attività sono tornate operative con tutte le attenzioni di carattere sanitario; tante altre ancora stanno attendendo di ripartire e fra queste ci sono quelle del settore turistico, settore tra i più colpiti e che non vedrà una ripresa immediata”.
Secondo il Pdcs, non bisogna dimenticare che “il turismo, per la nostra Repubblica, costituisce una delle principali fonti di reddito e, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, dovrà rappresentare circa il 25% del Pil nazionale”. Il rischio è quello di “una contrazione particolarmente significativa per il settore alberghiero, delle agenzie di viaggio, della ristorazione e del commercio. Subiranno una perdita consistente anche i trasporti inclusi aerei e ferroviari, l’organizzazione di eventi, ecc., che rischiano una riduzione di oltre un quarto dei propri ricavi”.
Occorre subito “delineare con precisione il futuro che vogliamo anche alle luce delle nuove opportunità, del clima internazionale e delle circostanze che – obbligatoriamente – condizionano le scelte, ma non per questo le devono appiattire”.
“E’ terminato il tempo dell’attesa” ribadisce il Pdcs, il quale esprime “la sua massima vicinanza e supporto alle attività che sta portando avanti la Segreteria di Stato per il Turismo, attività che vedono anche l’integrazione di idee e proposte pervenute dai gruppi di lavoro sinergici tra politica e operatori”.
L’auspicio è che “si riesca ad intervenire in maniera decisiva, senza tentennamenti nell’introdurre strumenti che possano davvero fungere da volano per l’economia turistica sammarinese. Da subito necessario stilare un protocollo per lo svolgimento dell’attività turistica in Centro Storico, la sburocratizzazione delle pratiche per lo sviluppo di eventi e per l’occupazione di suolo pubblico, contemplando anche la concessione per quest’ultimo a titolo gratuito ove possibile e limitato a questa fase straordinaria”.
Necessario, inoltre, elaborare “una manovra finanziaria che riattivi la famosa ‘A San Marino conviene‘ mirando, come detto, a interventi come la Smac Turistica e Duty Free Zone contingentata per determinati prodotti”. “Disponibili fin da subito – conclude il Pdcs – a lavorare per raggiungere questi obiettivi con il coinvolgimento attivo degli operatori e dei residenti perché ad ogni manovra deve corrispondere sempre un’esigenza diretta.
La nostra Repubblica è in attesa di poter nuovamente accogliere i turisti che vogliono godere delle sue bellezze paesaggistiche, storiche, culturali ed architettoniche, ed è pronta a farlo nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza sanitari e delle normative per il contenimento del contagio”.
UFFICIO STAMPA PDCS
San Marino 14/05/2020