Paola Barbara Gozi interviene sul Decreto Delegato Ristori

23/03/2021

Grazie Eccellenze,

il Governo aveva promesso un intervento più equo possibile per tutti quegli operatori economici che, causa pandemia, avessero riscontrato perdite economiche consistenti.

Ciò è avvenuto.

E’ avvenuto con non poche difficoltà, ma si è arrivati ad un traguardo.

Il lavoro di squadra, tra le forze politiche, sindacali, associazioni di categoria ha portato quindi alla realizzazione di un decreto che ha previsto la destinazione di importanti somme alle attività colpite dall’emergenza economica.

Diciotto milioni di euro sono stati stanziati dal Congresso di Stato a favore delle aziende sammarinesi; somma che si è aggiunta agli interventi precedentemente previsti sulla Cassa Integrazione Guadagni.

I ristori, divisi in sette scaglioni, sono scattati per coloro che hanno avuto oltre il 30% di perdita di fatturato riguardo l’anno precedente, 2019.

Si è ritenuto necessario intervenire in modo equilibrato e quanto prima a sostegno di quelle attività con una prospettiva di sviluppo.

Quindi non si deve tradurre l’aiuto da parte del Governo come forma di assistenzialismo, ma di prospettive di rilancio.

Si ricorda l’economista Stefano Zamagni riguardo i ristori a San Marino che ha affermato “Sì alle risorse purché utilizzate per investimenti produttivi” esortando ad un cambio di mentalità.

I ristori quindi devono essere utilizzati per investimenti produttivi per far sì che San Marino si inserisca su un percorso di resilienza trasformativa.

E’ bene evidenziare che, per il settore turistico, essendo un asset economico influente per il nostro Paese ma anche quello più colpito, dall’emergenza sanitaria, si è ritenuto doveroso intervenire con maggior attenzione possibile.

Il lavoro svolto dal Congresso di Stato e dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti per il reperimento di risorse è stato basilare, altresì fruttuoso perché dopo il piazzamento delle obbligazioni sammarinesi ora si può intervenire alle esigenze dei nostri operatori economici.

Certo, questo intervento non è risolutivo ma bisogna considerare la gravità della situazione che la pandemia ha procurato altresì la situazione economica prima di quest’ultima.

Non è per giustificarsi, ma è la realtà dei fatti.