Grazie eccellenza,
La presente istanza d’arengo che chiede il finanziamento per avviare un’azione di ricerca circa i benefici della mototerapia soprattutto in individui che presentano disabilità o che manifestano disturbi relazionali e del neuro sviluppo, affinché tale terapia venga riconosciuta ed inserita nei protocolli dei processi riabilitativi riconosciuti dal sistema sanitario, ci rimanda all’universo della problematica della diversità dell’individuo. Dimensioni che oggi più che mai richiedono un’attenzione ed una sensibilità rivolte all’individuazione ed all’attuazione di tutte quelle pratiche che risultano particolarmente efficaci nel trattamento dei disturbi che gravitano nella sfera emozionale e sociale di coloro che soffrono di disturbi a livello relazionale, patologie legate al neuro sviluppo senza tralasciare i giovani che, temporaneamente, si trovano a fronteggiare problematiche oncologiche particolarmente importanti ed a volte invalidanti.
Nella nostra piccola realtà, grazie all’impegno delle associazioni unitamente alla federazione automotoristica, la mototerapia è stata introdotta sia all’aperto per dare modo a tutti di poterla sperimentare, sia all’interno della struttura ospedaliera per consentire la partecipazione anche di coloro che si trovano a vivere lunghe degenze ospedaliere, risultando così un’esperienza particolarmente stimolante ed adrenalinica a livello emozionale e sociale.
Tale pratica nasce da una impellente esigenza di un pilota italiano genovese Vanni Oddera, che desidera regalare ai soggetti più vulnerabili momenti di distrazione da condizioni sofferenti, momenti di vita, esperienze sportive che anche se per poco tempo, possano costituire per i ragazzi svantaggiati spaccati di vita entusiasmanti ma sempre in sicurezza.
Così è nata una catena di solidarietà che, grazie all’attività di volontariato, può contare sulla partecipazione di tanti atleti che offrono le loro performance per coinvolgere nelle loro evoluzioni e regalare attimi di spensieratezza.
Le difficoltà nella vita relazionale, nell’instaurare rapporti interpersonali, così come le conseguenze di un disarmonico neuro sviluppo sono il più delle volte associate ad una percezione molto limitata della propria personalità, della propria autostima e delle proprie capacita ed è proprio in questi ambiti che si può inserire tale esperienza che, come evidenziato già in relazione dal segretario, contribuisce a ridurre la percezione del dolore ed il livello di stress, affievolisce le emozioni negative, aumentando invece quelle positive.
Recenti studi scientifici infatti, hanno evidenziato come questa pratica possa apportare benefici ai bambini colpiti dalla sindrome dello spettro autistico, utilizzando la moto come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, attentivo e cognitivo, capace di spingere il soggetto con i disturbi del neuro sviluppo ad una relazione significativa.
Contribuisce inoltre al potenziamento delle capacità fisiche, affettive, cognitive e sociali dei ragazzi, che hanno l’opportunità di salire su di una moto oppure un’auto con prestazioni particolari e vivere da protagonisti l’esperienza della guida.
È fondamentale pensare a terapie alternative che possano inserirsi nei protocolli di intervento che il servizio sanitario prevede ed anche in questo caso lo sport può diventare una cura.
Pertanto, in un’ottica di continuità ed implementazione di eventi che possano contribuire a donare comunque momenti di sollievo e distrazione ai nostri ragazzi e nel contempo costituire un’occasione di attenta analisi e raccolta relativi proprio alle reazioni sempre positive derivanti dall’esperienza sulla moto, il gruppo consiliare della democrazia cristiana accoglierà favorevolmente l’istanza, ringraziando ancora una volta coloro che contribuiscono a mantenere sempre alta l’attenzione e la sensibilità nei confronti degli individui che vivono importanti diversità.
Grazie eccellenza.