Grazie eccellenza,
Con la presentazione del progetto di legge che interviene attraverso modifiche ed integrazioni sulla legge n. 114 relativa alla trasmissione della cittadinanza sammarinese quest’aula è tenuta finalmente a prendere in considerazione e risolvere l’annoso problema legato alla assunzione e talvolta alla riassunzione della suddetta cittadinanza del nostro stato a tutti coloro che per origini ne hanno diritto.
Essere cittadini di uno stato ritendo costituisca uno dei primi criteri di identità dell’individuo che proprio nei rapporti con il proprio stato sia tenuto a goderne i diritti ed a ottemperare i doveri che ogni appartenenza ad una comunità comporta.
Molto spesso snobbiamo l’importanza di essere cittadini dello stato sammarinese, essendo qualcosa di assegnatoci sin dalla nascita, non riuscendo a percepirne l’importanza di questo status che ci trasmette una serie di benefici di natura civile, politica e sociale, che permettono all’individuo di usufruire dei vari diritti.
Poter assumere o riassumere la cittadinanza del nostro piccolo stato proprio per la limitata estensione territoriale, ma di contro per la grandezza dei valori che hanno da sempre caratterizzato i sammarinesi, costituisce un privilegio, a maggior ragione per coloro che hanno comprovate origini in repubblica.
Personalmente, ho avuto svariate occasioni di raccogliere considerazioni e richieste di delucidazioni in merito alle norme che regolamentano la tematica ed ho potuto facilmente constatare quanto motivato da grande forza e passione fosse il desiderio di riappropriarsi del diritto di essere sammarinese; da colui che risiede nei territori limitrofi a coloro che oggi come oggi vivono dall’altra parte del mondo.
Già da tempo i rappresentanti della consulta dei cittadini sammarinese residenti all’estero hanno manifestato il desiderio di venire a capo di una serie di problematiche che coinvolgono nostri concittadini residenti però fuori territorio.
Dalla consultazione delle varie risoluzioni conclusive relative ai lavori della consulta si evince come a tutti i componenti le comunità dei sammarinesi residenti all’estero stia particolarmente a cuore la possibilità di estendere il diritto dovere di cittadinanza a tutti coloro che ne possiedono i requisiti.
È un atto dovuto del governo sammarinese ai sammarinesi che per vizi riguardanti i criteri di trasmissibilità, sono stati ad oggi esclusi dalla opportunità di appartenenza a tutti gli effetti, al nostro tessuto sociale, in considerazione anche del percorso che san marino ha intrapreso per addivenire ad accordi con la comunità europea.
In particolare l’impianto normativo che oggi viene sottoposto alla nostra attenzione vuole costituire una soluzione al problema della grave discriminazione che fino ad ora stavano subendo tutti i soggetti aventi diritto alla trasmissione della cittadinanza per via materna.
Infatti fino ad ora non era consentito ai figli di donna sammarinese che aveva cittadinanza sammarinese d’origine diventata forense in seguito al matrimonio con un individuo straniero assumere la cittadinanza d’origine della madre, se anch’essa non aveva intrapreso l’iter per la riassunzione della stessa.
Analogamente viene concessa la possibilità di assumere cittadinanza sammarinese ai figli di genitore sammarinese, anche se deceduto, senza aver mai presentato la richiesta di riassunzione di cittadinanza d’origine, consentendo quindi la trasmissibilità della stessa anche ai nipoti.
Considerata pertanto l’importanza dell’azione del governo al fine di garantire un giusto e dovuto riconoscimento di diritti riguardanti i nostri concittadini, mi auguro che quanto proposto nel presente progetto di legge possa costituire un ulteriore tassello della normativa a tutela e garanzia di tutti coloro che in san marino hanno la loro terra d’origine.
Grazie.