Le misure a sostegno dell’occupazione di tutti i Sammarinesi contenute nel decreto 67

19/05/2020

Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese si affianca al Segretario di Stato al Lavoro Teodoro Lonfernini in quanto ritiene che gli elementi del Decreto 67 uscito il 3 maggio abbiano punti di forza e di equilibrio estremamente validi mirati a tutelare l’occupazione di tutti i sammarinesi oltre che essere uno strumento utile al fianco delle imprese per una gestione ottimale del lavoro.

Innanzitutto è stata prevista una proroga della Cassa Integrazione, le aziende, infatti, avranno accesso alla CIG sino al 31/12/2020. Sarà quindi possibile usufruirne per un periodo fino a 9 mesi continuativi contro i soli 3 mesi della Legge ordinaria.

Questo intervento è molto importante per poter garantire alle aziende uno strumento flessibile mirato a gestire la forza lavoro a seconda degli aumenti o dei decrementi del lavoro ed una maggiore sicurezza economica per l’impresa significa una tutela importante per la salvaguardia dei posti di lavoro.

Un altro provvedimento importante è la proroga della mobilità che passerà dai 12 mesi attuali a 18. In questo modo, aggiungendo a seguire la disoccupazione, chi perderà lavoro a causa della crisi dell’azienda avrà un sostegno garantito per più di 2 anni, dando più tempo e sicurezze a chi si troverà nella situazione di dover trovare un nuovo impiego. È stata modificata anche la copertura di alcune tipologie di lavoratori che sino ad ora non avevano nessun tipo di ammortizzatore, garantendo così un sostegno a tutti coloro che perderanno il lavoro, anche nel caso di persone assunte di recente.

La Segreteria lavoro, inoltre, si impegna ad avere un ruolo attivo di mediazione nei casi di riduzione del personale. In aggiunta di ciò sono stati disposti alcuni interventi per evitare pratiche elusive in occasione di cessazioni e riaperture di attività.

A favore dell’assunzione dei cittadini sammarinesi si è sospesa l’applicazione della chiamata nominativa dei lavoratori frontalieri, in quanto è una pratica che aumenta in maniera sproporzionata l’assunzione dei non residenti rispetto ai residenti e ha creato perlopiù occupazione di non residenti inquadrati a livelli bassi, svilendo il lavoro e la professionalità anche degli stessi frontalieri. Finalmente si torna all’ordinario e a San Marino torneranno ad essere impiegati più residenti oltre che a frontalieri limitatamente alle professionalità che non sono presenti in territorio.

Per permettere una tutela dei lavoratori a tutti gli effetti, nel caso un’azienda proceda con licenziamenti collettivi e successivamente si trovi nella necessità di riassumere, avrà l’obbligo di richiedere la disponibilità degli ex lavoratori per tutta la durata degli ammortizzatori. In poche parole, dai 12 mesi della norma precedente ai 26 mesi di quelli attuali.