Signori della Presidenza, Signori Delegati, gentili Ospiti, ringrazio dell’invito a partecipare al Vostro 1° Congresso,
che porterà ufficialmente alla nascita di un Partito strutturato con i relativi organismi statutari ed a nome del Partito Democratico Cristiano Sammarinese porto un breve saluto con l’intento di offrire un contributo ai lavori della Vostra assise.
La celebrazione di un Congresso è sempre un momento importate per la democrazia di un Partito.
Ogni volta che si mettono in campo momenti di confronto e di dialogo si concretizza una buona pratica democratica ed una importante occasione di riflessione politica.
Importante occasione soprattutto in un momento come quello attuale, che vede il nostro Paese attraversare una fase molto complessa e delicata e di grande incertezza.
Una fase che impone a tutte le forze politiche una attenta e concreta riflessione politica sulle prospettive del Paese, anche alla luce dei profondi cambiamenti che la Repubblica di San Marino sta attraversando.
Nessuno può negare il lavoro che è stato svolto in questi anni, lavoro che ha consentito di riposizionare l’immagine di San Marino sulla scena internazionale. Un lavoro fatto da una buona produzione di regole interne in linea con gli indirizzi degli organismi internazionali, che ha imposto di modificare certi comportamenti che ci hanno consentito di essere riconosciuti a livello internazionale quale paese cooperativo e trasparente, e di recuperare i rapporti con le istituzioni italiane sino ad essere esclusi dalla black list ed inseriti nella white list.
Condizioni, queste, indispensabili per l’avvio di un nuovo modello economico basato su regole certe, sul lavoro e sulle capacità dei sammarinesi.
Sammarinesi consapevoli della necessità di difendere le conquiste che hanno riaccreditato la nostra Repubblica e che rappresentano la base sulla quale è effettivamente possibile costruire il futuro.
Purtroppo, nonostante questo importante lavoro, unitamente al riassetto dei conti pubblici, dobbiamo, con rammarico, constatare che gli accadimenti di questi ultimi mesi, certe dichiarazioni pubbliche, certe scelte discutibili nell’ambito bancario e finanziario hanno generato nuove tensioni nel settore e nel Paese.
Queste scelte e questi atteggiamenti appaiono come una messa in discussione di questo percorso virtuoso proprio da parte di coloro che assieme alla DC, hanno condiviso alcuni tratti del cammino.
Tutto questo rischia di riportarci indietro nel tempo e compromettere il rilancio dell’economia reale.
Proprio questo nuovo scenario ha svelato la debolezza di un sistema politico che oggi, più che mai, dimostra di non essere in grado di interpretare questi cambiamenti nella loro reale portata e appare incapace di ricercare condivisione sulle scelte anche al di fuori degli schemi delle alleanze e dei ruoli.
Ci piace infatti ricordare come in passato, in numerose occasioni, alcune scelte politiche importanti sono state attuate attraverso un percorso condiviso fra maggioranza e opposizione che oggi, alla luce del modus operandi del Governo, appare come un lontano miraggio. Le linee del bilancio previsionale annunciate ne sono la conferma, purtroppo.
San Marino sta affrontando una stagione difficile, complessa e piena di incognite ma non impossibile se si è disponibili a condividere un progetto economico istituzionale che offra nuove opportunità al nostro Paese.
Il Paese ha bisogno di rilanciare la sua economia, la classe politica ha il dovere di dare risposte a tutti coloro che non hanno un lavoro, la classe politica ha il dovere di difendere il suo stato sociale ed il suo welfare e la DC non si sottrarrà da questo dovere, da questa responsabilità, pur dal proprio ruolo di opposizione.
San Marino, ha bisogno di riforme condivise sia sul piano politico che in ambito economico e sociale, ha bisogno di idee, ha bisogno di unire le forze sociali economiche e politiche del paese pur nella diversità dei ruoli, per ripartire e rifondare molte sue direttrici, per costruire nuove opportunità e prospettive, per ridare fiducia alla gente ed al Paese.
La Democrazia Cristiana in questi mesi ha portato avanti diverse iniziative, ci siamo sforzati di elaborare al meglio le nostre idee, abbiamo cercato il confronto e la discussione sui contenuti, abbiamo portato proposte e cercato di svolgere al meglio il nostro ruolo di forza politica di opposizione.
Noi non poniamo pregiudiziali nel confrontarci con le altre forze politiche, in quanto siamo convinti che debba sempre prevalere il dialogo il confronto ed il senso di responsabilità da parte di tutti, dimostrando che la classe politica, anche in particolari situazioni delicate, riesce a trovare una sintesi avendo come unico fine il bene comune.
La nostra disponibilità al confronto, tuttavia, non è incondizionata. Non siamo, infatti, disponibili a fornire un contributo in condizioni di mancanza di trasparenza e di chiarezza e quando le strategie oggetto di discussione appaiono viziate da interessi particolari.
È dispiaciuto, infatti, constatare, che in occasione di recenti provvedimenti o su temi importanti per il Paese, la maggioranza ed il governo non abbiano voluto aprire al contributo delle varie forze politiche e si sia voluta compiere l’ennesima forzatura all’atto del voto consigliare.
Ci auguriamo che dalla Vostra assise possa emergere una linea politica non viziata dai compromessi pre-elettorali, che tenga conto delle esigenze di confronto manifestate ed incalzi il Governo e la Maggioranza per un dialogo più costruttivo con le forze politiche di opposizione, con le parti sociali ed economiche del Paese.
Pertanto, concludo questo breve messaggio di saluto, riconfermando che sul terreno delle scelte per il futuro del nostro Paese la Democrazia Cristiana è sempre disponibile al confronto ed al dialogo, quando questo sia focalizzato su contenuti e progetti che prevedano gli interessi del Paese come obbiettivi prioritari e fondamentali rispetto a quelli particolari.
Signori della Presidenza, signori delegati e gentili ospiti,
con questo spirito auguro a tutti voi un proficuo lavoro, nell’interesse della democrazia, della libertà e del nostro Paese.
Gian Carlo Venturini
Segretario Politico del PDCS