Grazie Eccellenza,
in primis auguro alle Loro eccellenze un proficuo lavoro semestrale e colgo l’occasione per complimentarmi per le parole espresse ad inizio Consiglio.
Rispetto, tolleranza, condivisione, libertà, dignità della persona, codice di condotta dei Consiglieri, tutti termini che indicano quanto più che mai sia importante il nostro atteggiamento, il nostro operato all’interno non solo dell’aula consigliare, ma anche nell’ambito privato, famigliare, lavorativo.
Non si può distinguere la condotta personale da quella che assumiamo nell’ambito politico e viceversa.
Il singolo cittadino non vive esclusivamente per sé e per i suoi interessi ma ha il dovere di prestare il proprio contributo a favore della collettività.
E come può offrire il proprio contributo se abbiamo ancor oggi esempi di violenza, soprusi, soprattutto verso le persone più fragili, più deboli.
Se ancora si verificano questi atti di violenza, nell’ambito famigliare, lavorativo ed extra lavorativo allora lo Stato, il nostro Stato ha fallito.
Abbiamo leggi appropriate, abbiamo stilato convenzioni, vi sono associazioni ed uffici appositi che si adoperano per la tutela di donne, minori, persone fragili.
Ma questo non è sufficiente, dobbiamo fare ancora di più per arginare questi fenomeni.
Valutare la correttezza di un comportamento è difficile e può esserlo anche per coloro, che sono chiamati a rinnovare o non rinnovare la fiducia verso una persona.
Bisogna essere responsabili delle proprie scelte, delle proprie azioni perché ognuno di noi, come ho detto precedentemente, ha il dovere di prestare il proprio contributo, ma a favore della collettività.
La persona che utilizza la violenza fisica, psicologica, verbale mortificando la dignità di persona, oltre che far soffrire chi gli è vicino, causa sofferenza a tutti coloro che ruotano intorno.
E la persona stessa va aiutata.
Non va lasciata sola ma va accompagnata in un cammino di recupero.
Grazie Eccellenza