Comma 11
a) Dimissioni DG / Situazione CE
b) Approvazione PS SN
c) Progetto Nuovo Ospedale
Dopo avere ascoltato la relazione del Segretario di Stato Roberto Ciavatta in merito ai temi sulla materia Sanità, posti all’Ordine del giorno, credo sia opportuno fare alcune considerazioni di carattere generale, senza entrare nel merito specifico dei particolarismi che in questo momento stanno attanagliando le attività all’interno della struttura ospedaliera.
Dobbiamo rilevare come le dimissioni del Direttore Generale abbia in qualche modo destabilizzato le aspettative che erano state poste per rivedere l’intero comparto medico ospedaliero e non solo, volte sicuramente all’avvio di una ristrutturazione organizzativa con l’obbiettivo di rivedere anche la gestione economica dell’intero comparto sanitario e socio sanitario, da anni in costante aumento.
Il Direttore Generale quindi dell’ISS dott.ssa Alessandra Bruschi si è dimessa e se ne va da San Marino, e come era logico supporre, ovviamente a questo punto il problema ritorna alla politica che dovrà agire e risolvere velocemente la questione attraverso le procedure di reclutamento e le conseguenti valutazioni sugli altri componenti della Governance dell’Ospedale nelle figure del Direttore Sanitario dott. Sergio Rabini, e del Direttore Amministrativo. dott. Marcello Forcellini, anch’essi decaduti dal loro incarico.
In un anno, o poco più di incarico, va comunque messo in evidenza come il CE quale organo collegiale, abbia saputo organizzare e gestire l’ospedale nella seconda e terza fase dell’epidemia, allestendo e potenziando un servizio territoriale capace di non far gravare tutto il peso dei contagi sui vari reparti ospedalieri (più di 5 mila ammalati), organizzare una campagna vaccinale di massa, che in due mesi ha quasi raggiunto l’immunità di gregge e ha permesso di riorganizzare i servizi ospedalieri stessi, con difficoltà sono allestiti diversi i servizi online per le prenotazioni e per la richiesta di ricette. Come non menzionare, con notevoli difficoltà gestire il personale ed i vari reparti sempre più aggravati dall’emergenza Pandemica che ha letteralmente creato una turbativa nella gestione dell’intera struttura ospedaliera, che dobbiamo dire non ha precedenti.
Non va nemmeno dimenticato che di fronte anche ad una crescita esponenziale della spesa farmaceutica proprio per i malati di Covid, il bilancio dell’ISS 2020 è stato chiuso quasi a pareggio.
Risultati non scontati ma che in questo momento stanno passando letteralmente in sordina di fronte alle difficoltà riscontrate all’interno della Governance dell’ospedale, (tema centrale in questo momento), sulle quali non voglio assolutamente entrare nel merito visto anche l’intera strumentalizzazione, da parte dell’opposizione, per carità legittima sotto l’aspetto politico, con decine di interpellanze ed una lunga serie di supposizioni di chi si compiace solo delle negatività che purtroppo nostro malgrado sono emerse.
Il problema vero a questo punto non crediamo possa essere risolto semplicemente con la sostituzione del DG e dell’intero CE, e nemmeno crediamo che queste difficoltà riscontrate siano state solo vincolato ad aspetti collegiali, quanto alle capacità professionali espresse fino ad ora, ma sicuramente in futuro dovranno fare assolutamente la differenza nella gestione dell’intera struttura Ospedaliera e su questo credo che il Governo il Segretario competente, la maggioranza, dovrà assolutamente porre una grande attenzione affinché le scelte siano ponderate doverosamente al di là dei particolarismi e soprattutto degli aspetti di rivendicazioni di posizioni e/o altro, ma pronti da assumersi le evidenti e doverose responsabilità.
Altro punto sul quale vorrei soffermarmi è il PSSN ; non voglio addentrarmi nei particolarismi del piano stesso, ma vorrei evidenziare quali siano in primo luogo il tratto saliente dello stesso, da un punto di vista generale da cui prescindere e che sta a cuore naturalmente a tutti noi, ovvero la gestione e l’organizzazione dei servizi sanitari in un ottica di sostenibilità riportando la medicina da semplice e mera prevenzione ad un servizio a favore del cittadino stesso, ovvero fornire risposte con il distinguo rispetto di una semplice richiesta ad una vera necessità di tutela della salute a cui il servizio sanitario deve orientarsi.
Il piano deve fornire una risposta sanitaria universale, ovvero promuovere e favorire la fruibilità dei servizi erogati riorganizzando i servizi stessi, eliminando gli sprechi e soprattutto l’inappropriatezza delle prestazioni sanitarie.
In secondo luogo, un aspetto particolare, o meglio specifico, è quello del primo approccio sanitario che, ovvero il sistema di cure primarie; su questo tema credo che vada messo in evidenza le notevoli direi difficoltà riscontrate, tale da mettere addirittura in discussione il rapporto di fiducia medico/paziente/cittadino stesso rispetto ad un sistema che in passato era all’avanguardia e garantiva un elevata assistenza e salute a tutti i cittadini.
Uno degli investimenti primari quindi, in assoluto, su cui puntare, è proprio quello delle cure primarie, dove è assolutamente necessario rivedere tutta la struttura gestionale, con il coinvolgimento del personale medico e sanitario, puntare sulla loro formazione professionale in maniera tale da poter acquisire le competenze minime e valorizzare le attitudini del personale stesso, ed infine ricercare quei modelli organizzativi che abbiano un unico obbiettivo quello di riportare il livello assistenziale laddove deve essere, garantire l’efficienza e l’efficacia in egual misura, e parallelamente, e qui lo sottolineerei nuovamente, “garantire la sua sostenibilità” quale imprescindibile necessità da tenere in assoluta debita considerazione, sia sotto l’aspetto organizzativo che sotto l’aspetto della qualità dei dei servizi erogati.
Ci sarebbero altri punti da evidenziare ma per questioni di tempo, non voglio aggiungere altro, se non quello di affermare che, è con questo piano triennale S SN t, che la futura Governance dell’ISS si dovrà misurare, o meglio dovrà individuare quei modelli organizzativi e gestionali che saranno in grado di affrontare questa sfida, per una sanità che sia pronta a fornire risposte immediate alla cittadinanza ma garantendo nel contempo nel prossimo decennio un sistema sanitario pubblico ad alta professionalità e soprattutto sostenibile da un punto di vista economico.
Sulla struttura Ospedaliera