Il movimento traccia un bilancio del percorso compiuto in questi anni con gli occhi rivolti al futuro: “Rafforzare il nostro ruolo internazionale e contribuire attivamente alla vita politica del Paese attraverso la formazione”
A San Marino e in Europa giocando un ruolo da protagonisti. E’ partito il conto alla rovescia per il XVII Congresso dei Giovani Democratico Cristiani, in programma il 29 febbraio prossimo, a partire dalle 15, alla sala Montelupo di Domagnano. “Insieme per partecipare, conoscere, agire”: questo il titolo scelto per l’appuntamento congressuale. Uno slogan che riassume al suo interno il percorso intrapreso negli ultimi anni dai GDC ma anche le sfide del prossimo futuro. L’evento del 29 febbraio, infatti, rappresenterà da un lato una prova di maturità per la sezione giovanile del PDCS, dopo un periodo di ricostruzione, ma che allo stesso tempo giunge a compimento di un cammino e diventa il punto di partenza di una nuova fase, caratterizzata da una vocazione internazionale e da una forte spinta propositiva. Tanti gli ospiti attesi sul palco in rappresentanza del Governo e delle forze politiche sammarinesi, tanto di maggioranza quanto di opposizione, ma anche delegazioni di partiti politici di ispirazione centrista provenienti dall’Italia e dall’Europa. Sarà un’occasione di confronto, di scambio e di contaminazione tra voci.
“Il Movimento dei Giovani Democratico Cristiani – anticipa il presidente Lorenzo Bugli – ritiene che il Congresso possa essere una grande opportunità per analizzare quanto fatto finora e per continuare il percorso iniziato grazie ad un team cresciuto significativamente negli ultimi anni. Questo Congresso, basato sui valori che fondano il PDCS, parte dal senso di appartenenza ad una squadra unita, decisa e con la voglia di approfondire la conoscenza della realtà, al fine di porre quelle basi che ci potranno permettere di agire nell’interesse del bene comune”. Bugli ricorda le tappe più significative del processo di rilancio dei GDC in questi ultimi anni. “A cominciare dalla nascita della prima vera Scuola di Formazione Politica della Repubblica, che si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’amico Pasquale Valentini, grazie alla quale abbiamo trattato temi essenziali per chiunque voglia fare della corretta attività politica, mettendosi al servizio del Paese. Un progetto nel quale crediamo molto e che è nostra intenzione riproporre allargando ulteriormente la platea”.
Non di minore importanza il dialogo portato avanti sul fronte delle relazioni internazionali, “dallo Yepp al Demyc fino ad arrivare all’Eds, con i quali abbiamo stretto legami solidi, che costituiscono il presupposto per dare nuovo peso e credibilità al nostro ruolo a livello internazionale”. Ma lo sguardo dei Giovani Democratico Cristiani è rivolto anche in avanti. Non bisogna dimenticare, infatti, che le ultime elezioni, caratterizzate da una forte affermazione del PDCS, hanno visto l’ingresso in Consiglio Grande e Generale di tre consiglieri appartenenti ai GDC, Alessandro Cardelli, Alice Mina e Lorenzo Bugli. “Un’opportunità unica per esercitare un ruolo attivo nella vita politica del Paese, soprattutto sul piano delle idee e delle proposte. Sta a noi ora essere in grado di generare nuove sfide, a supporto del lavoro del governo e dei nostri consiglieri, posizionandoci con ancor più forza nei contesti internazionali e mettendo in campo una squadra consapevole che sappia vincere, soprattutto grazie alla formazione, tutte le sfide partendo dalle Giunte di Castello” conclude Bugli. L’appuntamento, dunque, è per il 29 febbraio: nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti sul programma e sugli ospiti del Congresso.
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