Gian Carlo Venturini – Relazione Giustizia

21/06/2022

Eccellenze, Colleghi

 

Il tema della Giustizia è ancora uno degli argomenti che tiene banco, da diverso tempo, in questo Paese e purtroppo siamo ancora qui a discutere.

Una conflittualità che rischia sempre più di mettere in discussione l’interesse di una giustizia credibile e di conseguenza l’interesse generale del Paese.

In questa seduta del Consiglio Grande e Generale è all’esame dell’aula la Relazione sullo stato della Giustizia nel periodo Novembre 2020 e 2021 redatta dal Dirigente del Tribunale.

Alcune considerazioni sulla relazione, prima di tutto vorrei associarmi alle considerazioni positive, formulate dalla Commissione Affari di Giustizia, esprimendo il mio compiacimento innanzitutto per il quadro generale dell’andamento della giurisdizione che emerge dalla stessa e che giustifica un giudizio sicuramente positivo nel periodo di riferimento.

Inoltre si deve dare atto come l’implementazione dell’organico nei diversi ruoli della magistratura, anche mediante il reclutamento di autorevoli giuristi italiani e la ricostituzione dell’organico dei magistrati di primo e secondo grado per carriera interna, unitamente ai provvedimenti programmatici di tipo organizzativo, siano state determinanti nel raggiungimento di risultati ampiamenti soddisfacenti in termini di efficienza ed efficacia.

 

  • Si registra altresì favorevolmente il giudizio positivo del Dirigente del Tribunale rispetto alle riforme costituzionali ed alle recenti norme in materia di giustizia introdotte nel nostro ordinamento – per le quali ringrazio il Dirigente, il Segretario alla Giustizia, ed Gruppi tecnici che vi hanno lavorato.
  • 
In particolare la Legge Costituzionale 7 dicembre 2021 n.1 “LaMagistratura. Ordinamento giudiziario. Consiglio Giudiziario” che reca la riforma organica dell’Ordinamento giudiziario e del Consiglio Giudiziario, in conformità agli standard europei e alle Raccomandazioni formulate dal Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) pur nel rispetto delle peculiarità dell’ordinamento sammarinese; riforma che si è posta come finalità, tra le altre, il rafforzamento dell’indipendenza e dell’autonomia della Magistratura, di cui sono compiutamente delineati i doveri, le forme di responsabilità e le sanzioni, e una ridefinizione del Consiglio Giudiziario, nella sua composizione e nelle sue attribuzioni, quale organo garante di detta autonomia e indipendenza;
  • 
 Come pure la legge ordinaria 2 marzo 2022 n. 24 che introduce una serie di disposizioni dirette ad implementare le garanzie e l’efficienza del processo penale e la Legge ordinaria 2 marzo 2022 n.23 sull’astensione e ricusazione, con la quale si è cercato di rendere più agile e più garantita la procedura precedentemente vigente.
  • In merito all’attività giudiziaria si registra, nella giurisdizione civile ed amministrativa di primo grado e d’appello, un indiscutibile miglioramento della produttività dei Magistrati, con conseguente aumento del tasso delle definizioni delle cause rispetto alle nuove iscrizioni, la diminuzione della pendenza finale e contestualmente una significativa riduzione della durata media dei procedimenti;
  • per quanto riguarda il settore penale, e più specificamente la fase istruttoria, prende atto che nel periodo di riferimento (novembre 2020 – dicembre 2021) la tendenza – registrata purtroppo negli anni precedenti relativi allo scarso numero dei procedimenti definiti nella fase istruttoria, s’inverte in maniera significativa.
  • Ci si rammarica tuttavia dell’elevato numero di procedimenti che – in esito alla ricognizione effettuata sullo stato dei procedimenti penali pendenti in istruttoria e allo smaltimento dell’arretrato – risultano colpiti dalla prescrizione processuale per il decorso dei relativi termini, e dunque sono stati archiviati.
  • Altro elemento di criticità è la carenza di personale amministrativo, carenza che, se non sollecitamente affrontata, non potrà che peggiorare nel prossimo futuro (a causa dei previsti collocamenti in quiescenza) e che determinerà vistosi e preoccupanti vuoti nei distinti ruoli e figure professionali, con una sproporzione di risorse e forza lavoro a disposizione delle Cancellerie, rispetto al numero e alla produttività dei Magistrati in servizio.
  • Come pure l’annoso problema dell’informatizzazione, l’introduzione di soluzioni informatiche, di procedimentalizzazione tecnologica, di dematerializzazione del fascicolo, di deposito e notificazione di atti con mezzi telematici sono innovazioni necessarie, alle quali il Segretario Ugolini ed il Dirigente Canzio stanno già lavorando, per consentire al Tribunale, una maggiore efficienza e, agli utenti dello stesso e a tutti gli operatori del settore, un accesso più funzionale.
  • Pertanto in merito alla relazione sullo stato della giustizia, dobbiamo ringraziare il Dirigente del Tribunale, per l’esaustiva relazione. La rappresentazione chiara e circostanziata dello stato della giustizia attraverso la illustrazione delle linee fondamentali e del quadro generale dell’andamento della giurisdizione unitamente agli intendimenti esposti e, in particolare, alle proposte formulate costituiscono per il Legislatore un elemento fondamentale di conoscenza e analisi e dunque un contributo imprescindibile per l’adozione di precisi indirizzi in materia di politica giudiziaria e dei conseguenti interventi normativi.

Colgo anche l’occasione per esprimere alcune considerazioni relative al Rapporto di conformità del Greco relativo al 4° ciclo di valutazione, che è stato superato in modo egregio, collocando San Marino fra i Paesi più virtuosi dei 46 paesi che sono sotto esame dal suddetto organismo.

Una promozione da accogliere con estremo entusiasmo, a testimonianza di un processo riformatore ineludibile ed inarrestabile che guarda al futuro verso un sistema giustizia efficiente al servizio di tutta la collettività.

La  91°  Assemblea  plenaria  del  gruppo   di   stati   del   Consiglio   d’Europa  contro  la  corruzione  (GRECO)   ha   valutato   e   riconosciuto   l’assoluta   bontà   del   percorso  di  riforme  intrapreso,  soprattutto in tema di giustizia.

Le  riforme  giudiziarie  adottate  in  soli  18  mesi,  talvolta osteggiate  da  alcune  forze  politiche,  hanno  trovato  finalmente un  riconoscimento  ufficiale  ed  insindacabile.

Un  successo  attribuibile sicuramente anche al Dirigente  del  tribunale   Giovanni   Canzio  che   dall’alto  della  sua  riconosciuta  professionalità  ed  autorevolezza,  ha  fortemente  spinto  questo processo riformatore e di  rinnovamento, presiedendo  anche il gruppo tecnico di lavoro  che  ha  redatto  la  riforma  di  ordinamento giudiziario.

A lui ed a tutti quei magistrati ed a tutti i tecnici   che   lo hanno accompagnato e lo accompagneranno ancora in questa difficile opera di rinnovamento, dedicandoci  professionalità   ed   impegno, un   sentito   ringraziamento  da parte di tutti noi.

Spero che con questo ultimo importante risultato, relativo al Rapporto del GRECO,  si ponga fine a tutte le discussioni e diatribe che ci sono state in questi anni, come pure spero si ponga fine alle continue strumentalizzazioni sul dirigente e sui vari magistrati i quali devono poter svolgere con serenità, professionalità e dedizione il proprio lavoro nell’interesse del Paese e dei cittadini.