Grazie Eccellenza,
Oggi ci troviamo qui a discutere della mozione di sfiducia presentata da 15 consiglieri dell’opposizione nei confronti del Segretario di Stato per la Giustizia Massimo Andrea Ugolini.
Ebbene cercherò di limitarmi a fare semplicemente un’analisi più politica che tecnica in quanto ritengo, in maniera abbastanza chiara, che si tratta di una mozione di sfiducia che trova fondamento soltanto in un qualcosa che possiamo definire vicino ad una frustrazione politica piuttosto che ad altro.
Prima di addentrarmi nell’analisi di questa mozione di sfiducia ci tengo a fare un po’ di storia e ricordare ai colleghi consiglieri, qualora qualcuno se lo fosse dimenticato, e a tutti i cittadini che ci ascoltano quali sono state le ultime due mozioni di sfiducia che sono state presentate e discusse qui in aula nella scorsa legislatura.
La prima in ordine temporale quella contro l’allora Segretario di Stato alle Finanze e l’ultima quella contro l’allora Segretario di Stato per gli Affari Esteri con delega alla Giustizia.
Il tempo, che come ci insegna Seneca porta sempre alla luce la verità, credo ci abbia ampiamente dimostrato che alla base di quelle mozioni di sfiducia c’erano motivazioni più che valide e sacrosante risultate poi legittime e fondate.
La prima attribuiva all’ex segretario alle finanze responsabilità enormi rispetto alla sua scellerata condotta politica e antidemocratica, disattendendo continuamente gli ordini del giorno votati in Consiglio, mettendo continuamente a grave rischio le finanze pubbliche, producendo un forte scompenso di bilancio che portò ad un immemorabile livello di esposizione dello Stato verso rischi di sistema, accelerando la chiusura di Asset Banca, abusando del proprio potere nella guida di Cassa di Risparmio e agevolando, grazie alle proprie scelte operate sul sistema finanziario, enormi fuoriuscite di liquidità e capitali di cui ancora oggi stiamo pagando le conseguenze (informazioni contenute nella mozione all’epoca presentata). Le dimissioni successive di Celli avvallarono il fondamento di quella mozione di sfiducia presentata.
A tal proposito sarebbe interessante che qualcuno di quel governo spiegasse ai cittadini il perché e dove sono finiti parte dei nostri fondi pensioni ma questa è un’altra storia.
La seconda e ultima mozione in ordine temporale, presentata prima di questa di cui siamo chiamati a discutere oggi, attribuiva all’allora Segretario di Stato con delega alla Giustizia l’adozione di procedure dimostratesi poi completamente illegittime per la rimozione del Magistrato Dirigente Dott.sa Valeria Pier Felici attraverso un ODG del Consiglio Giudiziario Plenario e per le modalità nella nomina del nuovo Magistrato Dirigente privo di titoli prescritti per legge operando senza alcun mandato e senza nessuna copertura né normativa né di indirizzo della Commissione Affari Giustizia.
La mozione mise in luce come Renzi fosse venuto completamente meno al ruolo di garante tra il potere esecutivo e quello legislativo schierandosi deliberatamente e faziosamente dando vita a quel corto circuito voluto e agevolato tra politica e giustizia che ci siamo ritrovati a dover affrontare e gestire in questa legislatura.
Non sono qui a giudicare le persone ma vorrei limitarmi a rappresentare che le motivazioni per cui le opposizioni presentarono le mozioni furono più che fondate contrariamente a questa di cui discutiamo oggi.
La cacciata dell’ex magistrato dirigente ha determinato la rottura di un equilibrio che si era venuto a creare e ha alimentato irreversibilmente lo scontro interno al tribunale , provocando giorno dopo giorno disorientamento e incertezza da parte dei nostri cittadini verso l’amministrazione della giustizia.
Non c’erano altre strade che ricostruire il sistema per riportare l’equilibrio indispensabile finalizzato a garantire un regolare svolgimento, in totale autonomia, del terzo potere dello stato per assicurarsi, nell’interesse dei cittadini, uno stato di diritto e uno svolgimento regolare delle attività che tutelano il paese.
Per poterlo fare Il Governo si è attivato immediatamente per avviare una Commissione volta a realizzare un nuovo ordinamento giudiziario che si adegui alle normative europee. Nella lettera del GRECO vengono espressi a più riprese apprezzamenti per la volontà di far ripartire in completa trasparenza e correttezza un sistema che ora non funziona.
Noi non siamo qui per fare gli interessi dei più forti ma dei cittadini che sono stanchi di vedere litigi dentro questa aula perché la serenità e la correttezza che invochiamo per il tribunale prima di tutto dobbiamo garantirla in quest’aula attraverso fatti seri e responsabili.
Avete innescato un putiferio dietro l’altro, dalla mala informazione, che quotidianamente esercitate sui cittadini attraverso i vostri fedelissimi organi di “disinformazione”, al danno reputazionale che alimentate attraverso l’intervento anche sulla stampa estera.
Non perdete un momento per utilizzare l’argomento della giustizia per “giocare alla politica” con l’unico obiettivo di mettere in difficoltà la maggioranza a discapito del Paese.
Come ho già avuto modo di ribadire in un mio intervento precedente in quest’aula c’è qualcuno disposto a sperare che le cose nel paese vadano male per il proprio interesse e ritorno personale.
Questa non si chiama politica signori ma Frustrazione.
Frustrazione per qualcosa che non avete più e non riuscite più a controllare.
Alle ultime elezioni gli elettori vi hanno giudicato per quello che avete fatto e nonostante la sonora bocciatura ad oggi non siete ancora stati in grado di correggere la vostra impostazione fallimentare di fare politica.
In nessun momento di questa legislatura vi siete fermati un attimo ad analizzare quanto successo proprio sotto la vostra guida negli ultimi due anni e mezzo, nessuna autocritica, nessuna analisi sul perché oggi ci si è trovati in questa situazione. Neanche da quella parte di opposizione, in cui nell’ultima parte della scorsa legislatura sembrava essere maturata la consapevolezza dei disastri che l’ex segretario alla Giustizia aveva fatto.
A nulla vi sono serviti i richiami della Reggenza, anzi è stata proprio la stessa Reggenza oggetto da parte vostra di numerosi attacchi e strumentalizzazioni. Non era mai successo che la Reggenza dovesse intervenire pubblicamente con una nota stampa all’indomani del Consiglio Giudiziario Plenario del 24 luglio.
In quello stesso Consiglio Giudiziario Plenario in cui “avete giocato a nascondino” entrando e uscendo dalla porta della sala degli scrutini di Palazzo Pubblico con il solo obiettivo di fare venire a meno il numero legale senza prendervi le vostre responsabilità come invece avreste dovuto fare.
Vi lamentavate ogni giorno che non avevate informazioni e avete scritto missive di ogni tipo, a tutti i livelli, compreso gli organismi internazionali, per poter accedere a quegli atti, atti che potevano essere direttamente a vostra conoscenza con la semplice presenza.
State facendo un’opposizione strumentale, addirittura arrivate a raccontare che la maggioranza vuole bloccare il processo del conto Mazzini quando sapete benissimo, e per fortuna i cittadini non si fanno prendere in giro da voi, che il cosiddetto processo Mazzini è in fase di appello e il titolare di quel procedimento non ha subito nessun impedimento nello svolgere le sue funzioni.
Forse pensate che questa maggioranza stia utilizzando le stesse modalità e gli stessi strumenti che avete utilizzato voi nella scorsa legislatura in merito a certi procedimenti di stretta attualità ma, mi dispiace deludervi fatevene pure una ragione, noi quei metodi non li usiamo e non li vogliamo usare.
Non avete avuto neppure l’onesta intellettuale di trattare il parere del Professor Antonio Baldassare, costituzionalista di chiara fama e presidente emerito della Corte Costituzionale, come un prezioso strumento a supporto di una non facile applicazione della famosa legge di interpretazione autentica.
Eccellenze,
permettetemi di ringraziare i vostri predecessori per aver messo a disposizione del Consiglio Grande e Generale tale parere, una iniziativa assolutamente necessaria al fine di individuare le modalità e le procedure più corrette di applicazione di tali norme, con riferimento in special modo alle deliberazioni dello stesso Consiglio Giudiziario Plenario.
Dispiace dover registrare che da parte delle opposizioni non sia mai stato manifestato tale apprezzamento, anzi, in alcune situazioni si è cercato anche di mettere in discussione il professionista chiamato ad esprimere il parere, una immaturità politica che non ha bisogno di ulteriori parole per essere commentata.
Avete perfino tifato per non dire altro che il rapporto del Greco, organismo anti-corruzione del Consiglio d’Europa, si chiudesse con una procedura di infrazione. Invece gli esperti del Consiglio d’Europa hanno messo a disposizione una preziosa road-map che questa maggioranza ed il Governo vuole assolutamente tenere in considerazione e avviare in tempi brevissimi quel percorso di riforme e di revisione delle nostre procedure, proprio come raccomandato.
Come detto le mozioni di sfiducia che abbiamo presentato quando noi eravamo all’opposizione, seppur respinte oggi hanno ampiamente dimostrato di essere fondate poiché denunciavano comportamenti antidemocratici, mancanza di imparzialità e atti contro le leggi dello stato, atti che anche gli esperti hanno poi giudicato illegittimi.
Assolutamente infondata invece è questa mozione che vuole attribuire al Segretario Ugolini responsabilità e procedure di comportamento che non trovano alcun fondamento nella realtà.
Colleghi consiglieri di opposizione, in quindici avete sottoscritto questa mozione di sfiducia, mi dite quali leggi ha violato il segretario Ugolini?
Mi dite se anche lui come avvenuto nel recente passato con un ordine del giorno ha esautorato un magistrato dirigente?
Mi dite quali ingerenze ha commesso il Segretario Ugolini sul terzo potere dello Stato?
Oppure il Segretario Ugolini non doveva chiedere alla Reggenza di convocare un Consiglio Giudiziario Plenario per poter nominare un dirigente che da mesi il tribunale non aveva più e che era una anche delle ragioni dello sciopero degli avvocati?
Fatemi capire Ugolini si è preso una mozione di sfiducia per aver dato un dirigente al tribunale e avere ripristinato la “normalità”?
O addirittura Ugolini è passibile di mozione di sfiducia perché ha tenuto nascosta, come dite voi, ai cittadini una lettera che per prassi viene pubblicata pochi giorni dopo sui siti istituzionali insieme al diritto di replica? Ditemi che state scherzando !
Questa è frustrazione!
Sapete qual è l’unica responsabilità che ha il Segretario Ugolini?
L’unica responsabilità che ha il Segretario Ugolini è quella di aver rovistato nel castello di carta che avete costruito ai danni dei cittadini.
Forse perché ha scoperto già dalla scorsa legislatura che in tribunale si faceva politica?
Oppure perché ha osato sparecchiare una situazione che doveva essere protetta per proteggere interessi dei poteri forti?
Questa mozione di sfiducia piena di acredine e livore denota il modo in cui qualcuno tenta di proteggere degli interessi personali.
Dovremmo ringraziare il responsabile alla giustizia, per aver permesso che il Consiglio Giudiziario plenario potesse in cosi poco tempo valutare più candidati per la guida del tribunale e procedere finalmente con la nomina di una persona di grande prestigio, chiara fama e di comprovata levatura come il presidente emerito Giovanni Canzio.
A tal proposito mi permetto di far notare un fatto emblematico che vale molto più di tutte le parole che sono e saranno spese in quest’aula:
Il nuovo dirigente, a differenza del passato, gode della fiducia di tutti i giudici.
La parte togata ha votato all’unanimità l’apprezzamento del presidente Giovanni Canzio riconoscendo al nuovo dirigente massima stima in qualità di persona rispettata e di professionista di comprovata levatura.
Vista la nomina del presidente Canzio a dirigente del Tribunale credo che anche con la tempistica di presentazione di questa mozione di sfiducia se vi foste impegnati non avreste potuto trovare momento peggiore.
Cari colleghi di opposizione non ho nessuna pretesa nel farvi cambiare idea sulla mozione di sfiducia che avete presentato e che probabilmente voterete, ma vi invito a riflettere sul vostro operato e spero vivamente che lo facciate nel bene del paese svolgendo il ruolo cui è chiamata l’opposizione: quello di vigilare e proporre ma non quello di distruggere.
Spero possiate cambiare atteggiamento nel rispetto ovviamente del legittimo ruolo che l’elettorato ci ha conferito affinché insieme si possa giocare la stessa partita perseguendo il medesimo risultato che al netto dell’appartenenza a maggioranza e opposizione dovrebbe essere quello di far ripartire il nostro paese.
Grazie Eccellenza