Con l’esame in seconda lettura del progetto di legge che regolamenta gli sport praticati a livello elettronico, il nostro paese si prepara a giocare un ruolo di primo piano proprio nel comparto degli sport virtuali offrendo la possibilità di organizzare e realizzare eventi, incrementando così le opportunità di farci conoscere in contesti nazionali ed internazionali.
La diffusione degli esport nel mondo è strettamente correlata all’utilizzo sempre più persuasivo di internet ed il progresso tecnologico che riguarda il settore dei videogiochi, che in questo caso superano la funzione privata dello strumento per contemplare una fruizione collettiva, competitiva, inserita in circuiti appositamente strutturati.
A ben vedere, i videogiochi non rappresentano solo un business in piena espansione ma sono diventati un fenomeno di costume, che insieme ad altre forze sta rimodellando il modo in cui interagiamo con il mondo.
La pandemia ha rafforzato in tutti noi la consapevolezza circa la possibilità di svolgere e dare seguito alle nostre attività, siano esse lavorative o ludiche, sfruttando tutti gli strumenti che la tecnologia è riuscita a sviluppare affinché’ la distanza fisica fra individui non costituisca ostacolo alle relazioni, alla capacità produttiva di ciascuno ed anche allo svolgimento di attività sportive.
Gli sport elettronici sono essenzialmente circuiti competitivi, tornei che vengono svolti da giocatori singoli o da squadre secondo un sistema di selezione ed iscrizione, con formati e regole di torneo nei quali è previsto anche un pubblico di spettatori svolti in modalità online per puro intrattenimento oppure per ottenere la corresponsione di premi.
Le discipline sportive in oggetto sono molto differenti le une dalle altre, a partire dalle diverse piattaforme utilizzate per giocare, che si tratti di computer, console oppure smartphone.
Il settore degli sport elettronico sta registrando sempre più un numero crescente di appassionati, siano essi giocatori o spettatori e proprio in fase post pandemica si sta’ preparando a fare un importante salto di qualità in considerazione del fatto che il giro d’affari che sta muovendo sta crescendo sempre più, avendo il livello professionale ormai superato quello amatoriale.
Infatti come accade per lo sport tradizionale, anche le manifestazioni di esport attirano sempre più l’interesse di investitori ed altri attori economici; per organizzare tornei servono licenze, persone, distribuzione e sponsor.
Come già ricordato in relazione, tale progetto di legge costituisce il primo codice etico degli esport al mondo, concepito proprio per regolamentare, tutelare e divulgare tale tipologia di disciplina sportiva, riconoscendo le professioni che in essa sono coinvolte, le attività economiche e le stesse competizioni sportive, affermando la valenza sociale ed economica degli sport elettronici seguiti ormai da milioni di persone.
Un plauso ed un ringraziamento particolare al nostro segretario di stato ed a coloro che con conoscenza e perizia hanno contribuito alla stesura di tale progetto di legge, che costituisce uno strumento che risponde alle esigenze contemporanee della nostra società, completo e applicabile ad un settore che sicuramente contribuirà a divulgare fuori dai nostri confini l’immagine di uno stato che è pronto ad accogliere quanto di più innovativo e moderno il contesto internazionale propone.