La Direzione del PDCS si è riunita ieri, 18 luglio, per esaminare l’attuale situazione politica, dopo un ampio confronto ha deliberato quanto segue.
La Direzione ha valutato positivamente l’approvazione della cosiddetta “Legge salvabanche” e degli strumenti normativi conseguenti perché, anche se in extremis, con questi interventi il PDCS ha contribuito significativamente alla creazione delle condizioni per dare garanzie ai fondi pensione, ai depositanti e all’intero sistema finanziario.
Tuttavia questa valutazione, per l’importanza del provvedimento e le conseguenze che potrà avere sul bilancio dello Stato, necessita di alcune precisazioni:
- abbiamo partecipato fin dall’inizio, portando proposte e suggerimenti alla formulazione del provvedimento, perché abbiamo preso atto che né la maggioranza, né tanto meno l’esecutivo, sarebbero stati nelle condizioni di affrontare da soli la grave condizione che si era venuta a creare;
- questa condivisione del provvedimento non significa in alcun modo cancellare le responsabilità politiche di chi, con le scelte messe in atto fin dall’inizio della legislatura riguardo al sistema bancario (Banca Centrale, Asset e Carisp e la stessa Banca CIS), ha in buona parte contribuito alla situazione di dissesto a cui ora dobbiamo porre rimedio;
- è evidente che gli interventi messi in campo possono contribuire alla risoluzione delle criticità presenti ma rendono ancora più urgente la presenza di una maggioranza e di un esecutivo in grado di governare, con autorevolezza e nel coinvolgimento con tutte le componenti del Paese, i passaggi attuativi e conseguenziali dei provvedimenti normativi adottati.
Non può essere dunque l’attuale esecutivo a guidare questi passaggi e più in generale il percorso di rilancio del Paese, come il PDCS ha sostenuto a più riprese anche durante i lavori consiliari e come anche dentro la maggioranza alcune componenti stanno cominciando a manifestare.
E’ apparso evidente negli ultimi mesi un segno di discontinuità operato in particolare da Civico 10 e da SSD rispetto all’azione politica passata che ha contribuito ad instaurare un nuovo clima di dialogo e di collaborazione su temi specifici, nonostante ancora all’interno della maggioranza non si siano arrestate le spinte in direzione contraria di alcune componenti tese a consolidare l’azione di un Governo che alla prova dei fatti, in questi quasi tre anni di legislatura, ha dimostrato di non avere la forza e forse la volontà di attuare le riforme necessarie al Paese.
La Direzione del PDCS dà pertanto mandato al gruppo dirigente di continuare a ricercare, anche insieme alle forze politiche di opposizione, un dialogo con Civico 10 ed SSD per giungere quanto prima ad aprire una nuova fase politica anche con il coinvolgimento delle forze sociali del Paese. Questa fase di dialogo non ci vedrà in ogni caso disponibili a coinvolgere i soggetti e le forze politiche (su tutte Repubblica Futura) che hanno contribuito ad instaurare una forte conflittualità nel Paese e che con la loro azione hanno acutizzato le attuali problematiche.
Un passo fondamentale per il nuovo corso sarà l’approvazione delle modifiche alla legge elettorale, nel rispetto del risultato referendario e la costituzione della Commissione d’Inchiesta sul CIS e sull’intero sistema bancario, argomenti che sono già nell’Odg del Consiglio Grande e Generale che si aprirà lunedì 22 luglio prossimo.
San Marino, 19 luglio 2019
Ufficio Stampa del PDCS