“Coinvolgimento” è stata la parola chiave del Consiglio Centrale del PDCS, l’organo deliberativo del partito che è tornato a riunirsi mercoledì 8 novembre presso la Sala Ex International di Borgo Maggiore. Una seduta che si colloca in un momento storico molto particolare e di grande importanza per il futuro del Paese, che vede avvicinarsi il traguardo del quarto anno di legislatura, dopo le profonde trasformazioni che si sono verificate nella maggioranza dalla fine dello scorso maggio.
Trasformazioni di fronte alle quali il partito ha reagito con forte senso di responsabilità, decidendo di non staccare la spina dall’esecutivo: una scelta, quest’ultima, che certamente appariva comoda e facile da intraprendere, ma che non avrebbe reso un buon servizio al Paese.
In questa fase estremamente delicata, con la prospettiva della prossima tornata elettorale che si profila all’orizzonte, al partito viene richiesto uno scatto che deriva dalla sua storia e dalla sua identità. Uno scatto che deve andare nella direzione di ricercare il massimo coinvolgimento di tutti gli organismi del partito e la più ampia partecipazione della cittadinanza sulle decisioni da prendere, quali strumenti e quali iniziative mettere in atto a tale scopo.
Una condivisione ed una partecipazione ad ampio raggio, dunque, da trasferire al PDCS e a tutti i suoi iscritti e dalle quali partire per affrontare due temi strategici per San Marino e il suo sviluppo: la conclusione del negoziato per l’accordo dell’associazione con l’UE e la definizione della Legge di Bilancio.
Temi legati a filo doppio l’uno con l’altro, in quanto non è possibile non prendere in considerazione all’interno del Bilancio cosa comporterà almeno in un primo momento questo accordo di associazione.
Il recepimento dell’accordo di associazione non sarà il punto di arrivo, ma la tappa di un percorso che si protrarrà negli anni a venire. Per questo motivo il PDCS ha deciso di organizzare nel mese di dicembre una conferenza programmatica che sarà strutturata in tre panel che affronteranno varie tematiche, dal welfare ai giovani passando per le opportunità da cogliere sul fronte finanziario, degli investimenti e della formazione, senza dimenticare il percorso di trasformazione in capo a Pubblica amministrazione e istituzioni. Il tutto con un occhio rivolto alla prossima legislatura, il cui lavoro sarà quello di dare attuazione all’accordo stesso secondo le direttive del negoziato. Dunque sarà importante il lavoro del partito, dei suoi organismi e delle sue sezioni, ma anche delle associazioni di categoria, delle parti sociali, nel segno di una condivisione il più ampia possibile. Al termine della conferenza programmatica, sarà proposto un momento di confronto con tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza, per riflettere insieme sugli obiettivi ritenuti prioritari e ricercare una omogeneità di intenti.
Nel corso della serata, caratterizzata da numerosi interventi, è stato più volte rimarcato come l’accordo di associazione non rappresenti in alcun modo un’imposizione calata dall’alto o una necessità dettata da uno stato di emergenza, ma una scelta che San Marino ha intrapreso in maniera autonoma. L’obiettivo è quello di evitare che si scavino differenze sempre più profonde tra i cittadini, i giovani, le imprese sammarinesi e i loro corrispettivi appartenenti agli Stati membri, ed evitare così di perdere opportunità di sviluppo che non torneranno a ripresentarsi. Il negoziato offre l’integrazione nel mercato unico, ma senza gli obblighi di uno stato membro.
In maniera unanime i partecipanti al dibattito si sono espressi sulle opportunità irripetibili che deriveranno dal perfezionamento dell’accordo: opportunità in materia finanziaria, economica, degli investimenti, della formazione, delle opportunità lavorative per professionisti e imprese. È stata condivisa la necessità, per il partito, di continuare ad operare in maniera unitaria, compatta e solidale, rimanendo focalizzato sui contenuti e concentrandosi – in questa fase delicatissima – sulle attività ordinarie e straordinarie che serviranno a concludere in maniera proficua e produttiva la legislatura, gettando le basi anche per la prossima.
L’attenzione a questi contenuti sarà anche il modo per definire concretamente l’atteggiamento da tenere nei confronti degli alleati di maggioranza, ma anche nei confronti delle altre forze politiche, al fine caratterizzare positivamente la fase finale di questa legislatura.
Ufficio Stampa PDCS