La Commissione I, nella seduta di lunedì 10 u.s., ha approvato all’unanimità una legge di modifica della regolamentazione sulle Unioni Civili; l’intento di tale modifica è quello di ampliare gli ambiti di applicazione della Legge 147/2018. Due sono in sostanza gli ampliamenti principali a cui, dopo un notevole lavoro di confronto, si è pervenuti. Uno consiste in una integrazione dell’Art. 149 del Codice Penale con la quale si estendono alle unioni civili, agli effetti della legge penale, gli articoli in cui si fa riferimento al matrimonio o ai coniugi; l’altro che stabilisce che le disposizioni che si riferiscono al matrimonio o ai coniugi, contenute nelle leggi, nei regolamenti negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, con esclusione delle norme contenute nel Diritto di Famiglia non espressamente richiamate dalla legge stessa, siano applicate anche alle unioni civili.
Il PDCS, coerentemente con la posizione sempre espressa circa la necessità di dare un riconoscimento giuridico a forme di convivenza diverse da quella del matrimonio così come quest’ultimo è definito dal nostro ordinamento, ha sostenuto queste modifiche insistendo sulla necessità di identificare, senza ambiguità, gli ambiti in cui questa estensione possa esprimersi. Non riteniamo infatti superata l’ambiguità presente nella Legge 147/1018 e già segnalata nel momento della sua approvazione, quando si è voluto riunire, con la dizione “unione civile”, unioni fra persone dello stesso sesso con unioni fra persone di sesso diverso, cercando in tal modo di superare la definizione di matrimonio contenuta già nel Diritto di Famiglia; impostazione questa che, se non rivista, produrrà molte problematiche nell’attuazione adeguata della legge stessa.
Ringraziamo i Membri della Commissione, la Segreteria per gli Affari Interni e tutte le istituzioni coinvolte, per aver trovato in questa circostanza una sintesi che, ci auguriamo, possa contribuire a fare chiarezza e esprimiamo l’auspicio che le modifiche apportate siano di aiuto per le persone che aspettano dall’applicazione di questa legge un miglioramento delle loro condizioni e un giusto riconoscimento dei diritti e dei doveri che possono derivarne,