CGG – Mariella Mularoni – Decreto 25 gennaio 2019 n.16 Misure urgenti a sostegno di operazioni a tutela del sistema finanziario

18/04/2019

Grazie Eccellenza,
colleghi consiglieri,
non metto in dubbio le finalità del decreto che oggi ratifichiamo- la salvaguardia e il sostegno degli interessi dei risparmiatori, nonché la stabilità del sistema economico finanziario- un salvataggio estremo per evitare il fallimento di banca CIS che sarebbe dannoso non soltanto per il sistema finanziario in generale, ma anche per i dipendenti e per i risparmiatori. Ne metto in discussione i contenuti e le soluzioni che non sono sostenibili e non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle criticità che esso comporta.

In base all’Art. 3 lo “Stato garantirà il rimborso dei finanziamenti concessi dalla BCSM in favore di soggetti vigilati operanti nel territorio sammarinese, anche in regime di amministrazione straordinaria o in liquidazione”….senza obbligo di restituzione alcuna.

Chi ha gestito la banca non perderà un centesimo e beneficerà di ulteriori garanzie dello Stato senza nulla in cambio, a costo zero per l’istituto.

Credo che tutto questo sia troppo oneroso per lo Stato, e condivido le criticità che anche l’ANIS ha evidenziato nel loro recente comunicato stampa, in particolare rispetto alle garanzie.

Dello stesso tono sono anche le dichiarazioni forti della CSU che lanciano un grido di allarme e manifestano la preoccupazione rispetto ad un Governo che non è più credibile ed in grado di aiutare questo Paese.

Ci state portando ad una deriva che non ha precedenti.

E’ arrivato veramente il momento di dichiarare il fallimento di questo Governo, e spero che qualcuno all’interno della maggioranza apra gli occhi ed incominci a pensare al Paese e non agli interessi di qualcuno o del solito “potentato”.

I soldi della collettività non possono essere utilizzati per il salvataggio di una banca e trasformati in debito pubblico per tutti senza nessun obbligo di restituzione di quanto avuto nel tempo. Infatti questo salvataggio farà lievitare il debito pubblico facendo ricadere le conseguenze sulla cittadinanza che si dovrà accollare il peso del risanamento delle banche per salvare il sistema finanziario.

Sappiamo tutti che al contrario per Asset Banca si sono percorse strade diverse, facendo figli e figliastri, dove in quest’ultimo caso il commissariamento si è rivelato funzionale alla chiusura della banca e abbiamo visto che BCSM ha posto Asset in liquidazione coatta amministrativa un quarto d’ora prima dell’udienza di discussione della domanda cautelare, il 13 giugno del 2017.

Perché in quel caso si è ricorsi alla LCA senza dare ai soci la possibilità di ricapitalizzazione? Perché gli è stato negato??

Le banche non devono essere salvate con i soldi pubblici, ma con il coinvolgimento degli investitori privati, attraverso la responsabilizzazione degli amministratori, perché se una banca è sull’orlo del collasso non possono essere i singoli cittadini a rimetterci.

Il rischio d’impresa sappiano che esiste, lo sanno gli imprenditori, non esiste impresa senza rischio e il rischio implica anche la possibilità di fallimento, specialmente quando l’economia nel suo complesso va male.

Quando si verifica una crisi, devono essere gli investitori e le banche a ripianare le perdite e non i contribuenti!

In questo caso specifico perché non si parla di ricapitalizzazione? Perché non è la proprietà a metterci i soldi??

Mi chiedo poi se lo Stato ha denaro sufficiente per salvare il proprio sistema finanziario e chiedo al Governo come pensa di reperire le risorse necessarie a ricapitalizzare il sistema finanziario!

Sono molto preoccupata per l’immagine sempre più negativa del nostro sistema bancario-finanziario alle prese con una montagna di problematiche, gli NPL, le tristi vicende di questi giorni che occupano le testate nazionali ed internazionali, che non aiutano a trovare potenziali investitori o acquirenti.

Dobbiamo ricercare le responsabilità, sia della Politica ma anche all’interno di BCSM, responsabilità per le modalità con cui sono state gestite determinate operazioni, le responsabilità anche di chi ha tenuto nascosto per anni lo stato di alcuni istituti. Ricordiamo bene tutti che cosa è accaduto ai vertici della vigilanza, ai membri della vecchia vigilanza silurata da Grais e Savorelli perché avevano iniziato a fare chiarezza su una certa Banca, uomini onesti, capaci e con grandi professionalità come Vivoli e Battistini che dovevano essere eliminati perché scomodi…

Oggi siamo di fronte ad un punto di non ritorno e l’approvazione del decreto n.16 graverà sul Paese per tanti anni e soprattutto peserà sulle giovani generazioni.

Questo è un Governo che non è più credibile, e lo abbiamo visto ieri quando un Segretario di Stato nel proprio intervento in CGG fa delle dichiarazioni immediatamente smentite sugli organi di stampa da un proprio consulente ed ambasciatore significa che è arrivato il momento di dichiarare il proprio fallimento ed il fallimento delle politiche messe in atto da Adesso.sm.

Un Governo che non ha più il sostegno della cittadinanza non può assumersi oggi una decisione così importante che porterà conseguenze gravi sulla collettività per anni.

Negli interventi che mi hanno preceduto ho ascoltato alcune proposte di rivedere il decreto; sono d’accordo, si devono trovare insieme le soluzioni sostenibili per il Paese perché come l’avete pensato non è accettabile.

Il collega Ciacci nel suo intervento ha dichiarato che “la politica deve cambiare passo”, è ora allora che lo dimostriate con i fatti ed iniziate ad essere credibili dando seguito ai vostri proclami e prendendo le distanze da questa politica malsana!!

Grazie