Grazie Eccellenza,
Colleghi Consiglieri,
è ancora la questione sollevata dal Decreto sicurezza approvato dal parlamento italiano a tenere con il fiato sospeso molti sammarinesi e le attività imprenditoriali della Repubblica che da mesi attendono una soluzione.
Sono ormai trascorsi molti mesi da quando la Segreteria agli Affari Esteri incontrò l’Ambasciatore Cerboni in settembre e gli affidò il mandato di attivare una trattativa con il Governo Italiano.
La circolare del Ministero italiano del 10 gennaio 2019 u.s. indicava San Marino tra le situazioni che ancora “necessitavano di un approfondimento” e già allora trapelava il fatto che non ci sarebbe stata una soluzione rapida del problema.
Oggi però si sta verificando quello che tutti temevamo: mentre nei mesi scorsi la Polizia Stradale dell’Emilia Romagna aveva applicato il Decreto solamente in quei casi chiari e lampanti di violazione della norma e non nel caso dei frontalieri, concedendo una tregua apparente, da qualche settimana la situazione si è ulteriormente aggravata a tal punto da sequestrare anche le auto aziendali di imprese condotte da lavoratori dipendenti residenti in Italia, ovvero i frontalieri.
Questo dopo che la stessa Segreteria di stato aveva emesso un ulteriore comunicato con il quale faceva presente che da subito si era attivata presso i competenti Ministeri italiani, anche attraverso il coinvolgimento delle due Ambasciate accreditate, per rimuovere le disposizioni contenute nel Decreto sicurezza, ma con scarsi risultati.
Mi chiedo poi come si poteva pensare che dal Ministro Salvini potesse arrivare una buona notizia quando un nostro membro di Governo si fa sorprendere a manifestare a Milano contro decisioni prese dallo stesso Salvini!!!
Qualcuno lo ha informato che a San Marino molte aziende hanno lavoratori frontalieri (circa 6000), che utilizzano auto aziendali con patenti ed abilitazioni speciali che spesso a San Marino non abbiamo?
Chi continua a dichiarare nel Paese che San Marino gode di ottimi rapporti con l’Italia, chi ha ricevuto il Ministro degli Esteri Italiano Moavero “in un clima di grande cordialità”, come dichiarato, è andato a Roma a spiegare queste cose e chiedere perché non hanno tenuto conto del fatto che San Marino, per la sua collocazione naturale è un “enclave” dell’Italia e che non siamo membri dell’Unione Europea, né afferenti allo Spazio Economico Europeo e per questo avremmo dovuto avere delle deroghe come per altri Paesi??
Gli episodi accaduti la settimana scorsa, i sequestri di alcuni mezzi aziendali, camion e auto, sono di una gravità estrema e credo che il Governo non possa far finta di nulla!!
Il problema non è solamente la sanzione o il sequestro, ma il fatto che questa situazione possa accadere ogni giorno mettendo a rischio l’operatività delle aziende sammarinesi.
Pensate ai rischi a cui ogni giorno gli autoveicoli, camion, corriere, e tanti mezzi aziendali possono andare incontro nell’espletamento delle proprie attività.
Situazioni a cui siamo esposti come Paese quotidianamente: serve allora un’azione diplomatica più incisiva nei confronti dell’Italia, che vada oltre lo scambio epistolare già effettuato.
Dobbiamo chiedere che a San Marino vengano concesse le stesse deroghe previste per i Paesi dell’U.E. e dello Spazio Economico Europeo, perché l’operatività delle aziende sammarinesi, che già risente di un momento particolarmente delicato, non può essere compromessa e penalizzata per il fatto che utilizza personale frontaliero per guidare i mezzi aziendali.
E’ necessario che il Governo rimuova gli ostacoli normativi che al momento stanno minando la sopravvivenza delle aziende e potrebbero avere ripercussioni future anche sull’occupazione.
Il mio auspicio che questa vertenza possa concludersi in tempi brevi e che il Governo si attivi e trovi una soluzione condivisa con le autorità competenti per ripristinare il regolare svolgimento dell’attività di molte aziende sammarinesi, che sono in sofferenza per il protrarsi di questo evento.
Non posso non fare un breve accenno alle vicende che ancora una volta hanno coinvolto il nostro Paese in questi giorni che continua ad essere su tutte le testate nazionali per episodi, ricostruzioni di fatti, che dipingono una Repubblica allo sbando.
Bene ha fatto questa mattina il collega Valentini, quando nel suo intervento ha richiamato i temi del diritto, della giustizia e l’interesse per il bene comune, principi a cui tutti dobbiamo ispirarci, onde evitare che si continui a delegittimare le istituzioni.
Non voglio entrare nel merito della vicenda, c’è un’indagine della Magistratura in corso che rispettiamo, ma le dichiarazioni al Resto del Carlino del Presidente Tomasetti “ che il suo lavoro sta dando fastidio….”e che “sta pagando un prezzo altissimo per il lavoro che sta facendo”, non ci possono lasciarci indifferenti.
Come tutti voi credo nella Giustizia, nell’operato della Magistratura, ma anche nella verità; le dichiarazioni del Presidente Tomasetti sono estremamente preoccupanti, non ci possono lasciare indifferenti e mi aspetto che anche all’interno di quest’aula consiliare favoriscano delle riflessioni e che le Istituzioni si adoperino affinché nel Paese prevalga l’interesse per il bene comune.
Grazie