Alice Mina interviene sul Decreto Delegato Ristori

24/03/2021

Il Decreto “Ristori” giunge oggi alla sua ratifica in Consiglio Grande e Generale dopo un ampio e costruttivo confronto al fine di valutare e ponderare ogni singolo intervento da introdurre.

Con questo Decreto Delegato vengono istituiti interventi straordinari di sostegno e ristoro destinati agli operatori economici che hanno subito una riduzione del fatturato e dei corrispettivi nell’anno 2020 a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19; riduzione del numero di pernottamenti nel caso delle strutture alberghiere.

L’emergenza coronavirus ha avuto e sta avendo effetti sul nostro tessuto economico e sociale particolarmente gravi e continua purtroppo a permanere una incertezza su ulteriori ricadute di medio-lungo termine.

Ho sempre ritenuto necessario un intervento di carattere straordinario a sostegno dei nostri operatori economici che si sono trovati costretti a chiudere le proprie attività e a non poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di normalità.

E’ una nostra responsabilità dare a queste attività economiche risposte e garantire loro un aiuto concreto per ripartire e rilanciarsi.

Lo Stato ha messo in campo una copertura finanziaria consistente per gli interventi di ristoro, consistente se parametrata ad una piccola realtà come San Marino e in considerazione delle grandi difficoltà finanziarie registrate per il bilancio dello Stato.

La cifra messa in disponibilità è pari a 18 milioni di euro.

-Con gli interventi straordinari sull’importo della tassa di occupazione del suolo pubblico; sull’importo della tassa annuale di licenza; sulla quota fissa e sulla quota variabile per le utenze; sull’aliquota contributiva del reddito minimo in favore degli operatori economici sotto forma di imprese individuali o lavoratori autonomi;

-con gli interventi sui contributi ISS e FONDISS a carico del datore di lavoro per i dipendenti;

-con la sospensione del pagamento della quota capitale afferente a mutui ipotecari o chirografari;

-con il rilascio di una garanzia da parte dello Stato fino ad un massimo di euro 20.000,00 su finanziamenti bancari vincolati al pagamento degli affitti passivi non ancora pagati al locatore;

-ed infine con il contributo a fondo perduto sotto forma di erogazione di una somma di denaro abbiamo cercato di dare risposte e un aiuto concreto.

Quest’ultima forma di aiuto era forse la più attesa e andrà indirizzata a chi è stato maggiormente danneggiato.

Inoltre con l’articolo 12 si proroga in via straordinaria la scadenza degli adempimenti fiscali e i relativi versamenti con la finalità di dare un ulteriore sostegno alla liquidità delle imprese e famiglie.

Abbiamo tenuto a sottolineare quanto fosse importante introdurre il vincolo di destinazione del contributo a fondo perduto sotto forma di erogazione di una somma di denaro al supporto dell’attività economica.

Con un ulteriore emendamento andremo meglio a declinare questo vincolo allo scopo di evitare utilizzi impropri/non virtuosi, ovvero non legati allo sviluppo dell’impresa, e quindi all’acquisto di materie prime, beni strumentali, spese per il personale, locazioni passive, riqualificazione aziendale, ricerca e sviluppo, marketing e pubblicità, innovazione tecnologica o efficientamento energetico.

Siamo fermamente convinti che è importante dirottare le risorse su investimenti produttivi che aumentino la capacità di San Marino e delle sue attività economiche di inserirsi su un sentiero di rilancio concreto.

E’ di qualche settimana fa la dichiarazione del Prof. Zamagni in merito ai ristori.

Zamagni si è detto profondamente convinto della capacità della Repubblica di rialzare la testa e ci dice che quei 18 milioni dovrebbero essere utilizzati non per scopi assistenzialistici, ma per rilanciare la capacità produttiva del Titano.

Proprio di fronte alla grande difficoltà e all’incertezza che sta vivendo la nostra esistenza, non possiamo cedere alla paura e all’immobilismo; ma dobbiamo trovare quella capacità di reagire e di coltivare le speranze; perché senza una speranza non esiste una possibilità concreta di futuro.

Ed è in questo che la politica e le istituzioni giocano un ruolo prioritario ed è in questo che risiede la responsabilità dell’agire politico.

Noi dobbiamo dare nuove speranze e attivare una vera trasformazione.

Abbiamo il dovere di non lasciare soli i nostri operatori e le nostre famiglie.

Dobbiamo far capire che lo Stato c’è e non lascia indietro nessuno.

Un riferimento al settore del turismo è doveroso; un settore su cui stanno ricadendo maggiormente gli effetti del Covid.

La restrizione degli spostamenti, la cancellazione dei voli e la chiusura delle attività del settore turistico hanno avuto un impatto immediato in termini di riduzione dell’offerta e domanda di servizi turistici a livello nazionale e internazionali.

La pandemia da COVID-19 costituisce una sfida di grande portata non solo per questo settore ma anche per tutta la filiera economica ad esso associato.

L’imperativo immediato è assicurare la sopravvivenza delle imprese turistiche attraverso un sostegno pubblico concreto, senza il quale il rischio è quello di scomparire.

E’ fondamentale in questo essere celeri nel dare risposte.

Come detto sia dal Segretario Gatti sia dal Segretario Pedini l’introduzione di questo Decreto è un primo intervento di aiuto e ristoro che non esclude in alcun modo la possibilità di aggiustamenti e ampliamenti una volta chiuse le dichiarazioni dei redditi per l’anno 2020.

Mi chiedo spesso che mondo sarà quello post-Covid.

Una volta terminata la pandemia, torneremo al punto di partenza, o coglieremo l’opportunità di costruire un mondo migliore, più rispettoso, più sostenibile?

Mi auguro davvero si avrà la capacità e la determinazione di non tornare indietro ma di fare un balzo in avanti in nome di uno sviluppo, SI, sostenibile.

Proprio perché “lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione attuale di soddisfare i propri bisogni senza impedire alle generazioni successive di fare altrettanto.