Al via al Centro Congressi Kursaal il XXI Congresso Generale del Pdcs

23/10/2020

Si è aperto venerdì sera al Centro Congressi Kursaal il XXI Congresso Generale del PDCS “Sostenere la persona per il futuro del Paese”, in programma fino a domenica 25 ottobre. Dopo l’accreditamento dei delegati, gli adempimenti statuari, la nomina e l’insediamento della presidenza e delle commissioni, il presidente Pasquale Valentini ha dato ufficialmente il via ai lavori con il suo messaggio di saluto. “Il Congresso Generale è per sua natura un momento significativo nella vita politica di un Paese. Ancora di più quando a celebrare il Congresso è un partito come la Democrazia Cristiana, che da 72 anni è al centro delle vicende economiche, politiche e sociali che hanno caratterizzato la Repubblica. Questo ruolo determinante, di riferimento, è accentuato in questo momento in cui tutti i problemi che abbiamo come Paese sono stati aggravati dalla pandemia. C’è una frase di De Gasperi che ho sempre cercato di tenere a mente: non sarei nemmeno della Dc, se non sapessi che questo è il modo che ho di servire la gente. Allo stesso modo, la Dc a San Marino ha senso se serve al bene di questa Repubblica. Auguro a me stesso nel condurre i lavori, e a voi tutti, di tenere conto di questo monito, di questo senso che ho cercato di comunicare. Che questa consapevolezza ci aiuti a dare il peso giusto alle parole che diremo” A seguire Valentini ha dato lettura del messaggio dell’Eccellentissima Reggenza e di una lettera inviata dall’avvocato Romano Belluzzi, tra i fondatori del partito nel 1948. “Vorrei esprimere un sincero riconoscimento a quanti con coraggio e con incrollabile umiltà ed abnegazione hanno sostenuto e sono pronti a sostenere il Partito, si sono impegnati e sono pronti a impegnarsi ancora per il bene della nostra Repubblica, mettendo da parte ambizioni personali, concentrandosi sul noi anziché sull’io, e avendo come scopo principale il benessere del suo popolo”

 

Spazio poi alla relazione del Segretario Politico Gian Carlo Venturini. Numerose le tematiche toccante nel suo intervento. A cominciare naturalmente dal periodo storico legato all’emergenza Covid-19. “Dire che questa assise congressuale cade in un momento particolare, un momento delicato, è cosa ovvia, ma profondamente vera. Conviene riaffermarlo per trarne la conclusione che siamo tutti coinvolti in una grande responsabilità”. Dopo aver ricordato la recente nomina di Sua Eccellenza Alessandro Cardelli alla più alta magistratura dello Stato, Venturini ha quindi impostato la sua riflessione sul futuro del Paese e del partito partendo da una frase di Leone XIII: “Se la democrazia sarà cristiana, farà un gran bene al mondo”. “Il ruolo di una forza politica  non lo si afferma enunciandolo, ma conquistandolo sulla base di una proposta politica capace di dare risposta ai problemi reali ed alle tensioni sociali e culturali della società”.

 

Il Segretario Politico ha quindi tratteggiato un breve bilancio dell’attività svolta a partire dalla sua nomina nel marzo 2017, ricordando “le profezie di sciagura quando si puntava sulla nostra dissoluzione”. Da allora, rimarca Venturini, “i fatti testimoniano che il partito si è impegnato in uno sforzo senza precedenti per un’attività di vastissimo respiro. Abbiamo resistito e abbiamo vinto: siamo il partito di maggioranza relativa, ma questo non vuol certo dire che non possiamo e non dobbiamo fare di più”. Quindi un accenno alla Commissione di inchiesta su Banca CIS (che “dovrà assolutamente chiarire come si sono svolti i fatti e quali sono le responsabilità politiche”), alle celebrazioni per i 70 anni del partito, alla Conferenza programmatica, al referendum e alle modifiche della legge elettorale fino ad arrivare alle elezioni dell’8 dicembre 2019: “Gli elettori hanno dato fiducia al nostro programma politico che ha delineato chiaramente le direttive di azione: la persona al centro, la messa in sicurezza dei conti pubblici, le riforme, il rilancio dell’economia del Paese, il rapporto con l’Italia e la UE, la priorità agli investimenti pubblici funzionali allo sviluppo, territorio, ambiente, certezza del diritto e buon funzionamento dell’autorità giudiziaria”.

 

“Pur senza nascondere le diversità che ci sono state e ci saranno” viene riconfermata da Venturini “la validità del rapporto di collaborazione tra le forze politiche della coalizione di Governo: Pdcs, Rete, Domani Motus Liberi, Npr”.

 

Venturini si è quindi soffermato sulle azioni e le proposte che fanno parte del Programma di Governo. Dalla politica estera (“pregiudiziali sono l’Accordo di associazione con l’Ue e il rapporto con la vicina Italia”) alle politiche di sviluppo “per una moderna politica economica”, dalla giustizia (“Il Pdcs si è sempre adoperato per garantire l’indipendenza della magistratura, tutta la magistratura e non solo una parte di essa”) al territorio (“con un quadro di regole chiare e condivise, semplificazione e sburocratizzazione, orizzonti temporali certi per la realizzazione delle opere”), dalla sanità (“per un sistema di sicurezza sociale e sanitaria che utilizzi nel modo migliore le risorse disponibili”) alla pubblica amministrazione (“occorre una maggiore uniformità e coerenza fra intenti dichiarati e scelte concretamente operate”) fino ad arrivare ai giovani (“I giovani democristiani vogliono partecipare, vogliono sentirsi collaboratori o meglio protagonisti delle scelte che direttamente li riguardano. Il 17esimo Congresso dei Gdc, celebrato il mese scorso, è la conferma di quanto asserito”). Infine le conclusioni: “Se il Congresso ci impone senza dubbio una fase di riflessione ed un esame di coscienza, noi non possiamo non cercare di uscire da esso con il nostro vero, autentico volto. Dobbiamo essere più che mai noi stessi, cioè gli aderenti di un partito libero, democratico, popolare, legato ai valori cristiani e perciò aperto e pluralista, aderenti che cooperano nell’autonomia della loro responsabilità alla soluzione dei problemi della vita politica, sociale ed economica sammarinese”.

 

Terminata la relazione di Venturini, la serata inaugurale è proseguita con la proiezione di un vide-messaggio di Donald Tusk, presidente del Partito Popolare Europeo, il quale ha augurato al Pdcs un Congresso “ampio e costruttivo che dia nuovo slancio al partito e all’azione del Governo. San Marino è parte integrante della grande famiglia europea e spero che questo connubio possa concretizzarsi presto in un Accordo di associazione”. A seguire i saluti dei rappresentanti dei partiti e delle associazioni di categoria e sindacali: Emanuele Santi (Movimento Rete), Eva Guidi (Libera),  Lorenzo Forcellini (Domani – Motus Liberi), Katia Savoretti (Rf), Gerardo Giovagnoli (Npr), Giovanna Cecchetti (Elego), Rossano Fabbri (Movimento Ideali Socialisti), Gianluca Montanari (Cdls), Giuliano Tamagnini (Csdl), Giorgia Giacomini (Usl), Francesca Busignani (Ucs), Monica Bollini (OSLA), Pio Ugolini (Unas).