Nel tardo pomeriggio e nella serata di sabato continuano i lavori del XXI Congresso Generale del Pdcs “Sostenere la persona per il futuro del Paese” in vista della giornata conclusiva di domani. Sul palco si avvicendano i delegati provenienti dalle varie sezioni. Per Maurizio Battistini uno dei primi problemi a cui mettere mano è “una burocrazia attenta al proprio ombelico, che strangola il rapporto con l’area imprenditoriale. La tecnologia salverà San Marino e confido nella nuova classe dirigente che potrà portare questi strumenti alla loro massima espressione”. “La mia preoccupazione – aggiunge Alberto Rino Chezzi – è che magari il Paese non sia pronto alla seconda ondata di Covid-19 soprattutto dal punto di vista economico. Con l’opposizione ci vorrebbe un po’ più di convisione e apertura”. Per Alice Mina, “da un partito come il Pdcs non possiamo che aspettarci una presa di coscienza seria. Auspico che la politica riesca a trovare la convergenza necessaria. Ci siamo detti a più riprese che un finanziamento estero deve essere sostenibile. Un dovere che abbiamo nei confronti del Paese. Se sapremo approcciarci al finanziamento con la volontà di impiegare quelle risorse per progetti concreti, allora potremo dare davvero un futuro al Paese”. “Ora – è l’appello di Mariella Mularoni – è il momento di mettere in atto gli impegni che ognuno di noi ha assunto. Tutti noi abbiamo sentito la voglia di una politica diversa, pulita, al servizio dei cittadini. Oggi siamo qui per confermare il nostro impegno e la ferrea volontà di proseguire lungo un cammino di speranza. Opereremo per sostenere i giovani, le famiglie, la competitività delle imprese”.
“Il Pdcs – sottolinea Alessandro Scarano nell’apertura della seduta serale – ancora oggi riesce a garantire fiducia e concretezza. La vera sfida, però, è quella davanti a noi. Dobbiamo essere all’altezza del ruolo e della responsabilità. Dobbiamo dimostrarlo con la lungimiranza e la capacità di ascolto. E’ necessaria la programmazione. Già da lunedì il nostro partito dovrà lavorare in questa direzione. Sappiamo cosa serve a San Marino, non abbiamo bisogno di superconsulenti esterni, ma dobbiamo essere bravi a concretizzare. Il rilancio di San Marino non potrà avvenire con un uomo solo al comando”. A prendere la parola è quindi Oscar Mina. “Questo Congresso rappresenta l’occasione vera per un bilancio definitivo del nostro agire politico, partendo dal concetto – richiamata anche dal titolo – della persona al centro. Abbiamo concretizzato una maggioranza insieme ad altre forze politiche con visioni eterogenee. Questa alleanza è basata su una visione globale e unitaria di buonsenso, ragionevolezza e coerenza. Per noi questo è il Congresso della rinascita politica. Mi aspetto il rilancio della nostra azione politica partendo dal basso”. “La mia sezione – rimarca William Casali – chiede particolare attenzione alla cura della sanità locale, che deve rimanere un punto di riferimento senza subire assorbimenti o incorporazioni. Come Gruppo di lavoro sull’agenda digitale il nostro obiettivo è comprendere il cambiamento in atto legato all’avanzamento delle tecnologie e dell’era digitale. Il Covid ha accelerato questo processo. Per questo chiedo: vogliamo cambiare le condizioni per diventare più consapevoli e sicuri nell’utilizzo di questo strumenti? Vogliamo un impegno per rendere le tecnologie veramente accessibili in modo che siano un vantaggio e non un problema? Dobbiamo essere capaci di metterci dalla parte dei cittadini. E’ necessario che la Pa e i tanti operatori privati inizino a lavorare insieme con regole chiare e trasparenti”. Stefano Giulianelli: “Non ci servono miracoli o cavallieri bianchi, ma un approccio fondato su tre presupposti. Il primo: la conoscenza del contesto economico a partire dalla lettura dei dati. La capacità di individuare soluzioni efficaci e sostenibili e il coraggio di intraprendere scelte per invertire la tendenza. La risposta a quanto sta accadendo non sta nei sussidi generalizzati, ma nella capacità di utilizzare le difficoltà di questo momento come l’occasione per affrontare le criticità che il nostro modello di sviluppo si trascina da tempo.. E’ necessario arrivare direttamente allle persone, con l’obiettivo di aggredire direttamente le disuguaglianze. Per far sì che il finanziamento estero non si trasformi in un boomerang saranno necessarie le riforme, non più rinviabili”. Francesca Civerchia: “Il titolo di questo Congresso è per me un tema particolarmente caro. Per quanto riguarda l’ospedale, paghiamo oggi una malagestione anche di tipo normativo. Quella normativa non ha fatto diventare il nostro ospedale attrattivo per i medici. Permettemi di ricordare i compianti dottori Canducci e Ghironzi che hanno dato un’impronta importante al nostro ospedale. Un problema che riguarda la famiglia riguarda lo stato sociale e cerchiamo sempre di non dimenticare che i diritti umani sono la cosa più importante. Oggi più che mai è fondamentale investire sulla persona e in particolare sui giovani. Invito il partito ad investire sulla crescita professionale e politica dei giovani”.
A mezzanotte, scaduti i termini previsti dal regolamento, vengono ufficializzate le candidature al ruolo di Segretario Politico del partito di Gian Carlo Venturini e Marcella Michelotti.