Riforma IGR: responsabilità politica e risultati concreti grazie al dialogo con le parti sociali – Intervento Oscar Mina

31/10/2025

Dopo avere ascoltato i relatori della commissione su questo PDL, devo dire, che tutte le considerazioni espresse da una parte e dall’altra, di fronte all’opinione pubblica, tenderebbero ad annullarsi in una aspra contrapposizione e produrre solo confusione, rispetto al risultato conseguito recentemente, ma di fatto non è proprio cosi..

Capisco altresì la posizione espressa dai consiglieri della minoranza, con interventi orientati in considerazioni sterili e demagogiche, … ma da parte del governo e della maggioranza, credo abbia prevalso solo la ns. responsabilità politica senza rivendicare alcunchè di “fenomenale” o di “roboante”, ma semplicemente esercitando il ns. ruolo nel cercare soluzioni sostenibili nel merito, al di là di chi ha vinto o di chi ha perso.

Infatti, questo PDL di Riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR), ha visto sicuramente un evoluzione in positivo, a seguito del suo passaggio in commissione III, attraverso Il successivo lavoro della Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, in sinergia con la Maggioranza, e con le Organizzazioni Sindacali ed imprenditoriali, attraverso un confronto serrato, dimostrando di volere integrare  in maniera inequivocabile le istanze che erano emerse per definire un assetto strutturale normativo equilibrato e sostenibile.

Il recente confronto dicevo costruttivo ha prodotto risultati tangibili che intervengono molto significativamente  sui punti di maggiore interesse e di contestazione che erano  emersi in prima istanza.

Nel merito, solo alcuni cenni, è stata predisposta la totale eliminazione dell’articolo relativo al raddoppio delle imposte sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR), rimuovendo così una delle principali preoccupazioni per tutti i lavoratori dipendenti, cosi come la nuova modalità di calcolo delle passività SmaC ha innalzando la soglia di reddito precedentemente fissata a 23.000 euro a 35000 euro, valori molto più elevati, tale da scongiurare un aumento della pressione fiscale finalizzata ad accogliere il passaggio a un sistema di detrazioni in grado di favorire una migliore progressività dell’imposta.

Crediamo che queste risposte, che definirei concrete, siano state frutto della proattività nel negoziato che ha visto coinvolto tutti gli “attori” chiamati in causa,  e che di fatto hanno rappresentano una concreta volontà nel voler arrivare ad una condivisione soddisfacente nel merito.

La principale questione  che era stata messa in evidenza dalle OO SS era quella sulla disparità di trattamento per i lavoratori frontalieri. A questo proposito, credo che il Governo e la maggioranza abbiano già esteso l’accesso alle nuove detrazioni d’imposta legate alla tracciabilità della SMaC Card a tutti i lavoratori, inclusi i non residenti. Questa modifica, unita alla disponibilità di abbassare la quota SMaC massima (da 6000 euro a valori notevolmente inferiori e proporzionali al reddito), con la completa esenzione dall’onere della transazione SMAC per soggetti permanentemente infermi o non autosufficienti, elevare la quota deducibile per l’acquisto di carburanti (dagli attuali 750 euro a 1.500 euro) ricomprendendo altresì anche aspetti essenziali come le bollette dei servizi erogati (acqua gas ed energia elettrica) ed i premi RCA assicurativi dei veicoli, … ampliando notevolmente la possibilità per ogni lavoratore dipendente di maturare la sua detrazione massima proporzionali agli scaglioni di reddito; questi aggiustamenti in parte andranno a modulare l’impianto originario per intercettare le reali esigenze di spesa.

Tale impostazione riflette la volontà di valorizzare la piena partecipazione di tutti gli attori coinvolti alla comunità economica e sociale sammarinese intesa come una volontà non discriminatoria sull’imposizione generale.

Questi risultati ottenuti dimostrano ancora una volta che i cambiamenti sono possibili, attraverso il dialogo, evitando contrapposizioni sociali, con un impianto riformatore profondamente emendato e migliorato grazie al contributo ricevuto da parte di tutti.

Guardiamo quindi con fiducia che in questa seconda lettura, certi che porterà ulteriori miglioramenti attraverso gli emendamenti concordati, che ripeto nati dall’ascolto e dal dialogo con tutte le parti sociali ed economiche del Paese, rappresenti la volontà politica di perseverare sempre nel confronto su tematiche di rilevanza estrema per il futuro del nostro welfare e del ns. paese.