Trasparenza e pubblicità dei procedimenti di appalto, struttura unica per la gestione degli appalti per tutta la PA, registro dei fornitori con requisiti di idoneità tecnica e morale verificati nel tempo, sostituzione degli strumenti cartacei con quelli elettronici, “convenienza economica”
quale parametro di valutazione dei costi, rapportata a valori aggiunti quali: finalità sociali, ambientali, occupazionali, di assistenza e garanzia, di valore tecnico ed estetico del servizio o bene offerto.
Queste sono le principali novità introdotte con il Decreto Delegato approvato lunedì a larga maggioranza dal Consiglio Grande e Generale, sui contratti di fornitura e somministrazione di beni e servizi della Pubblica Amministrazione e degli Enti Pubblici.
Cambia e si completa il quadro normativo del settore appalti pubblici con l’approvazione avvenuta ieri in Consiglio Grande e Generale del Decreto Delegato che disciplina i contratti fra la Stazione Appaltante pubblica e le imprese per l’acquisizione di beni, di consumo o d’uso, e di servizi. Resta escluso per ora dal suo ambito di applicazione il settore delle concessioni di servizi pubblici, che, unitamente a quello del conferimento degli incarichi professionali, – ha spiegato il Segretario di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia, Gian Carlo Venturini – troverà una compiuta e peculiare disciplina “nell’ambito del percorso di revisione dell’intera materia degli appalti e contratti pubblici, in linea con le indicazioni fornite anche dagli organismi europei”.
I principi alla base del provvedimento, ispirati dalle Raccomandazioni del GRECO, sono volti a garantire economicità, efficienza, tempestività e correttezza del procedimento, con l’attenzione a salvaguardare la partecipazione alle gare delle piccole e medie imprese.
Due sono le direttrici principali seguite:
- l’introduzione della massima trasparenza e pubblicità dei procedimenti di appalto con la pubblicazione on line sul portale dei Servizi PA di tutti gli atti e provvedimenti programmatici e di gara;
- la centralizzazione in un’unica struttura della gestione degli appalti dell’intero Settore Pubblico Allargato, in linea con gli indirizzi contenuti nell’Ordine del Giorno del Consiglio Grande e Generale del 26 luglio 2013.
In tal senso l’Unità Operativa Acquisti, Servizi Generali e Logistica verrà organizzata come Centrale Unica per gli Acquisti, cui spetterà redigere un programma annuale unitario di approvvigionamento.
Cambiano anche le modalità di partecipazione alle gare d’appalto, che vengono riservate alle imprese iscritte nel Registro dei Fornitori conservato ed aggiornato con strumenti telematici dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA).
L’iscrizione, soggetta a rinnovo annuale, è subordinata al possesso di requisiti di idoneità tecnica e morale, la cui sussistenza e permanenza viene verificata dalla CCIAA all’atto dell’iscrizione, ma anche prima della firma del contratto e al momento dello svincolo delle somme.
Fra i requisiti di idoneità sono tra l’altro previsti il regolare assolvimento degli obblighi fiscali, contributivi e l’assenza di sanzioni in materia di assunzione di lavoratori e di sicurezza sul lavoro.
Altra novità è costituita dalla introduzione della procedura di aggiudicazione mediante asta elettronica accanto ai consueti sistemi di scelta (asta pubblica, licitazione privata, appalto concorso, trattativa privata).
Aspetto importante del Decreto Delegato è l’aver affiancato al tradizionale criterio del prezzo più basso, per l’aggiudicazione del contratto, quello dell’offerta economicamente più conveniente.
Definizione dalle connotazioni più complesse, che fa dello strumento di appalto pubblico una leva per perseguire finalità di pubblica utilità, orientate alla tutela delle pari opportunità e dei esigenze sociali particolari, della salute e dell’ambiente, di promozione dello sviluppo sostenibile, della presenza nell’azienda in gara di lavoratori a tempo indeterminato assunti dalle pubbliche graduatorie e di soggetti invalidi e portatori di deficit.
Altri elementi di valutazione che entreranno in gioco per la determinazione dell’offerta “più conveniente” sono, tra l’altro, la qualità dei materiali impiegati e dei servizi forniti, la qualità e tempestività dell’assistenza tecnica, l’origine produttiva, la trasparenza degli assetti societari, la garanzia che la competitività ed il valore economico dell’offerta siano adeguati e sufficienti rispetto al costo del lavoro e della sicurezza, che devono essere puntualmente indicati e risultare congrui rispetto all’entità ed alle caratteristiche della prestazione.
La partecipazione alle gare può essere consentita alle imprese anche in forma di associazione temporanea di impresa (ATI) o in consorzi, attraverso il conferimento di mandato collettivo.
Il Decreto Delegato rinvia a Regolamento del Congresso di Stato per la disciplina di dettaglio della materia, con particolare riferimento agli aspetti afferenti alle procedure, alla documentazione, ai diritti di pratica, alla forma delle comunicazioni del procedimento di gara, con particolare riferimento all’utilizzo di sistemi informatici sicuri e certificati.
Il Segretario di Stato Venturini si è detto molto soddisfatto dell’esito della votazione consiliare che ha visto una forte convergenza anche con le forze di opposizione.
L’attuazione dei disposti richiede un importante sforzo di professionalizzazione dell’amministrazione e un forte cambiamento nell’attuale impostazione dei processi e dei provvedimenti.
Ma – ha dichiarato Venturini – “la trasparenza, l’economicità, l’efficienza e la finalità sociale della Pubblica Amministrazione costituiscono ormai un nucleo di principi acquisiti universalmente e in senso trasversale da ogni forza politica e dall’intera cittadinanza.
Il processo di trasformazione del settore pubblico viene gradualmente completato e costantemente aggiornato, grazie non solo a nuovi investimenti sulle tecnologie e sulle modalità operative e di interazione con i cittadini, ma anche a un insieme di norme e regolamenti che mirano a garantire i diritti della popolazione e le esigenze delle imprese e di tutti i diversi soggetti attivi nel Paese, tenendo il passo con i parametri e gli obiettivi dettati anche dagli organismi internazionali”.