Il dibattito odierno, relativo alla nomina del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio
fa seguito alle dimissioni del giugno scorso dell’avvocato Giovanni Nicolini, ed al quale va il mio ringraziamento per il difficile e delicato lavoro che ha svolto in questi anni nella Fondazione, è un fatto molto importante per la Cassa di Risparmio.
Concordo con chi ha detto nel dibattito, che il FMI ha seguito con attenzione la criticità di Cassa di Risparmio con la vicenda Delta, ha sollecitato l’intervento dello Stato, per quel valore sistemico che attribuiva alla Cassa di Risparmio nel panorama bancario e finanziario sammarinese, condividendo il fatto che non si poteva dare in mano a qualsiasi investitore privato, perché la cosa avrebbe snaturato la funzione dell’istituto stesso.
Quindi l’intervento dello Stato, seppur consistente, doveva essere fondamentalmente temporaneo per consentire alla Cassa di Risparmio di risanare la situazione e attraversare questo delicato passaggio, perché la Cassa di Risparmio è dei Sammarinesi e deve rimanere dei Sammarinesi.
In questo dibattito ho ascoltato alcuni interventi della maggioranza che parlano di “Banca dello Stato” o addirittura di “nazionalizzare la Cassa di Risparmio “, ebbene io credo che questo non sia il tema di oggi, perché oggi dobbiamo discutere della nomina del presidente e non della proprietà della Cassa di Risparmio, anche se saranno necessari degli adeguamenti a fronte degli interventi significativi di patrimonializzazione che lo Stato ha fatto in questi anni; c’è comunque da rilevare che nonostante lo Stato non abbia la maggioranza della proprietà, ha la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio avendo nominato 6 membri compreso il Presidente su 9, anche di questo si deve tener conto in una eventuale revisione degli accordi in essere.
Certamente anche noi vogliamo dare attuazione all’ordine del giorno del gennaio 2016, proprio in questo senso va la delibera del giugno scorso che incaricava tre professionisti per fare una ricognizione e predisporre una proposta di nuovo “ Atto giuridico” per addivenire ad una ridefinizione gli assetti patrimoniali della Cassa di Risparmio.
Pertanto la nomina del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio è un passaggio piuttosto importante che non può essere fatta solo a colpi di maggioranza; vorrei ricordare al consigliere Selva che analogo comma era stato messo all’ordine del Consiglio Grande e Generale dell’agosto scorso prima dello scioglimento del consiglio da parte della Reggenza, quindi non ci eravamo dimenticati come lui ha sostenuto nel suo intervento, tuttavia anche in tale occasione ci furono degli incontri fra le varie forze politiche e si era anche concordato qualche nominativo che oggi non so neppure se sono stati presi in considerazione da parte della maggioranza perché ha noi è stato indicato un solo nominativo.
Unico Nominativo che è stato comunicato dalla maggioranza, a tutte le forze politiche poco più di un’ora prima che iniziasse il Consiglio Grande e Generale, ebbene se questo è il nuovo metodo di fare le nomine non mi pare sia proprio cosi perché di nuovo c’è solo lo slogan che molto spesso avete usato in campagna elettorale ed in sedi pubbliche ma che sono rimaste solo belle parole.
A questo proposito dobbiamo ricordare come sono avvenuti fatti:
venerdì 13 gennaio avete convocato tutte le forze politiche per comunicare il tipo di profilo a cui questa figura doveva rispondere ossia – formazione giuridico economica – professionista con comprovata esperienza – sammarinese – esterno alla Fondazione, ma non avete dato alcun nominativo, anche se poi poco dopo l’incontro al tv giornale della San Marino RTV apprendiamo con stupore per voce di un’autorevole esponente della maggioranza che si stava valutando una rosa di 5 nominativi.
Poi Lunedi 16 gennaio poco prima di iniziare il consiglio nuova riunione con tutte le forze politiche dove ci viene comunicato un Unico nominativo nella persona dell’avvocato Marco Giancarlo Rossini che ovviamente rispondeva ai requisiti del profilo precedentemente definito.
Cosa possiamo dire, in merito alla persona io non lo conosco personalmente mi riferiscono che sia un bravo professionista, l’unica cosa che mi viene da rilevare dal curriculum che ci è stato consegnato che non abbia una grande esperienza in ambito bancario e finanziario, ma forse questo poco importa, e che attualmente svolge la professione di avvocato e notaio a San Marino ed è iscritto all’Albo dal 7 novembre 2006, ma ripeto non conoscendolo non esprimo giudizi sulla persona.
Mentre qualcosa vorrei dire sul metodo, che si vuole decantare come innovativo, avete detto che volevate un confronto preventivo con tutte le forze politiche per giungere alla scelta di un nominativo fra una rosa di nomi il più possibile condiviso, se non vado errato è stato anche detto dal Segretario alle finanze, non un nome a scatola chiusa, ebbene secondo voi quello che è avvenuto è tutto questo ? NO signori quello che è avvenuto non corrisponde a quanto detto, del nuovo metodo c’è solo lo slogan e come ha detto il nostro capogruppo state procedendo con nomine di vostra pertinenza in vari ambiti che vanno in tutt’altra direzione es.:
– avete detto in campagna elettorale che avreste ridotto il numero delle Segreterie per contenere i costi, promessa mantenuta ma poi raddoppiate gli staff politici ed i distacchi dove sono state accorpate le Segreterie
– altro esempio, nonostante in passato qualcuno di voi ha criticato la nomina di famigliari o parenti in staff politici, ora voi avete proceduto tranquillamente visto che per legge non vi è incompatibilità
-ed ancora, problema della Monofase, che la maggioranza solo in questi giorni si accorge che una parte del problema è dovuto alla revoca di alcuni rimborsi da parte dell’Ufficio Tributario per irregolarità non commesse a San Marino, peccato che quando lo dicevamo anche noi non era vero.
Tornando al tema della nomina del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio perché è un atto dovuto, senza nulla togliere al professionista sul piano professionale che rispetto, vi assumerete tutta la responsabilità politica di questo atto per aver voluto procedere con un nominativo indicato dalla maggioranza a scatola chiusa e non fra una rosa di nominativi, come avevate decantato, potendo valutare meglio i tutti i curriculum dei candidati ed esprimere delle valutazioni, consapevoli comunque che poi la maggioranza aveva sempre i numeri per scegliere chi nominare.
Anche noi abbiamo a cuore il rilancio del sistema bancario e finanziario del paese e la Cassa di risparmio unitamente ad altri istituti bancari deve svolgere un ruolo determinante in questa azione di rilancio – Ribadisco ancora che la Cassa di risparmio è dei sammarinesi e deve continuare a rimanere dei sammarinesi.
Concludo dicendo che anche in questa occasione la maggioranza ha perso un’occasione per un vero cambio di metodo che rimane solo uno slogan.Il dibattito odierno, relativo alla nomina del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio fa seguito alle dimissioni del giugno scorso dell’avvocato Giovanni Nicolini, ed al quale va il mio ringraziamento per il difficile e delicato lavoro che ha svolto in questi anni nella Fondazione, è un fatto molto importante per la Cassa di Risparmio.