Non si può dire “la politica è così”, ci si deve piuttosto domandare se una politica così sia adeguata

14/06/2023

Non è purtroppo la prima crisi cui assisto, ho assistito a crisi da Segretario di Stato, da consigliere e da Segretario di Partito.
L’analisi della situazione: fino al 2008 si è visto il succedersi di 13-14 governi che hanno portato a un cambio legislazione che ha introdotto le coalizioni da 50% + 1. Nel 2016 succede che nessuna coalizione vince al primo turno, per la prima volta applichiamo il secondo turno con una maggioranza da 35 consiglieri grazie al premio di maggiorana. Si è cambiato nel 2019, introducendo un elemento nuovo di carattere diverso, si introduce la possibilità di un primo e secondo turno, senza lista o coalizione vincitrice, di poter aver il mandato e costituire una maggioranza di almeno 35 consiglieri. Questo è quello che è successo nel 2019. Pur con questo sistema non siamo riusciti a completare una legislatura. Non riusciamo più a fare 5 anni di legislatura. Oggi dopo 3 anni e mezzo siamo in crisi. Non si può dire ‘la politica è così’, ci si deve piuttosto domandare se una politica così sia adeguata. C’è un problema di come concepiamo il potere e cito in questo il bellissimo intervento di Tamagnini di ieri. Ed è un problema di democrazia. Questo modo di condurre la politica, ci consente di fare ciò di cui il paese ha bisogno? Quando è nato questo governo, nelle intenzioni c’era volontà di cambiare modo di gestire il potere e nel programma, nel suo primo capitolo, si parlava proprio di metodo, di concertazione nel paese, di trasparenza dell’operato dell’esecutivo, di collegialità delle scelte…lo leggiamo e vediamo che queste parole non hanno avuto attuazione neanche in questa legislatura.
La seconda domanda quindi è: andare avanti – non entro nel merito della legge, dove c’è comunque una mancanza- per fare che cosa? È una domanda che hanno posto altri. Oggi non si può dire ‘il programma è quello di prima’, qui la questione è interrotta, se si continua, bisogna dire per fare che cosa e deve essere esplicito e trasparente, perché se no significa che a noi manca davvero la volontà di cambiare la logica con cui portiamo avanti la politica.