Durante questa esperienza, durata poco meno di 4 anni, numerosi sono stati gli osservatori esterni che hanno riconosciuto i passi in avanti compiuti dalla Repubblica di San Marino, grazie ad un’azione politica portata avanti con convinzione da questo governo e da questa maggioranza- Moneyval, Greco, Oms, Fmi- senza dimenticarci il rafforzamento delle relazioni internazionali, in primis con l’Italia. Certo non meno numerose rimangono le criticità del Paese a vari livelli, gli interventi normativi annunciati e non attuati. In questo quadro spiace che il principale alleato della Dc abbia deciso di fare un passo indietro, spiega per la tempistica e per la modalità.
Non mi pare che il governo sia rimasto immobile negli ultimi mesi, valgano anche solo i numerosi incontri su provvedimenti di legge con sindacati e categorie o la convocazione di un Consiglio straordinario per il rinnovo del debito.
Spiace poi per la dichiarazioni su clientelismo Dc. Il sottoscritto è il primo a condannare fermamente comportamenti clientelari. Se esistono questi comportamenti sono da condannare e censurare. Se in passato, o attualmente, queste prassi sono ancora diffusi all’interno della Dc, non penso che altri partiti o altri gruppi possano ritenersi fuori pericolo. Sono a rigettare queste critiche e a guardare invece messaggi positivi che occorre veicolare. Il merito e non la tessera politica sono gli obiettivi che spingono i giovani a guardare al futuro del paese, senza fare allarmismo, come ha fatto il collega che mi ha preceduto, dicendo che nel nostro paese rimane il pericolo dell’infiltrazione della malavita. Bisogna parlare chiaramente da questi microfoni quando si fa riferimento a malavita e criminalità organizzata, perché se San Marino ne è stata esposta in passato, in questi ultimi anni sono stati fatti passi enormi per contrastarli. E il problema delle infiltrazioni non può essere motivo preso a pretesto per staccare la spina dal governo e dalla maggioranza che invece hanno preso le misure per portare avanti norme proprio in questo senso. Oggi ci sono presìdi importanti, certamente si può fare sempre meglio, ma non si può andare a fare politica su temi così importanti per il paese.