La famiglia è il soggetto alla base della società, essa ha il compito di prendersi cura, quindi di educare sul piano psicologico, cognitivo e fisico l’individuo, per quanto concerne, ad esempio, i valori, la personalità, il senso civico e lavorativo.
Un importante ruolo in questo senso lo svolge la comunicazione.
Molto spesso al giorno d’oggi manca proprio questo aspetto in ambito familiare, si è persa la comunicazione sana e costruttiva, punto al quale non ci si dovrebbe mai arrivare; anzi al contrario, dovremmo continuare a cercare sempre una comunicazione produttiva.
Ciò permette di creare una famiglia unita e in armonia che giova a tutto il nucleo familiare e soprattutto ai bambini.
Al giorno d’oggi non è assurdo pensare a piccoli nuclei familiari che cooperano solidalmente nei confronti della parentela, la quale spesso, si trova di fronte alle difficoltà più molteplici.
Specialmente ora in fase post pandemica, il principio di sussidiarietà a sostegno di famiglie ed imprese, duramente provate, torna ad essere di assoluta priorità, congiuntamente ad una attenta gestione delle risorse economiche pubbliche.
Un argomento centrale è la riorganizzazione del servizio sanitario domiciliare al fine di migliorare i servizi residenziali e territoriali. A tal proposito è necessario regolamentare l’attività del Caregiver per garantire un’efficienza familiare.
D’altra parte, per contribuire a superare le dinamiche interne che affliggono il nucleo familiare o parte dei componenti stessi, come separazioni, lutti, violenza, etc; è necessario mettere a loro disposizione un valido servizio di mediazione familiare.
È fondamentale, dunque, operare al fine di costruire una prospettiva adeguata per noi giovani, che si traduca in un futuro certo, per mezzo di progetti che garantiscano stabilità e sostegni adeguati, in quanto noi siamo il fondamento delle famiglie future.