Ecco come San Marino sta cercando di sconfiggerlo
Per tutto l’anno 2020 abbiamo dovuto affrontare una guerra contro un nemico invisibile, il SarsCov-2, che tuttora circola tra noi. Il Coronavirus, un virus nuovo e sconosciuto. Con l’arrivo del virus nella piccola Repubblica, abbiamo subito visto i suoi effetti sulla nostra comunità. Abbiamo perso parenti e amici, e per ridurre il numero dei contagi siamo stati costretti a restare in casa e uscire quando era strettamente necessario. Il confinamento tra le mura domestiche ha ridotto il numero dei contagi fino ad azzerarli, permettendoci di trascorrere una estate libera dalle restrizioni ma prudente attraverso le precauzioni. Le riaperture hanno permesso al virus di rientrare nella comunità aumentando purtroppo i contagi e i decessi. Il governo per evitare il collasso dell’economia ha aumentato le precauzioni a cui i vari cittadini dovevano attenersi. Nonostante tutte le precauzioni la curva del contagio ha continuato a salire rendendo necessarie nuove restrizioni, alcune delle quali le viviamo anche oggi. Per rimediare al danno economico sono stati messi in campo incentivi, garanzie e sospensioni di pagamento diretti alle famiglie e alle imprese. Inoltre il governo si è impegnato attraverso i ristori a supportare le attività più colpite. Nelle scorse settimane Il segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale Roberto Ciavatta e il ministro per la Salute italiano Roberto Speranza hanno siglato il protocollo d’Intesa per l’acquisto da parte della Repubblica di San Marino dei vaccini anti-SARS-CoV2. L’intesa consentirà a San Marino di ricevere a breve le prime dosi da somministrare a medici, operatori sanitari e socio-sanitari oltre che ai degenti delle residenze per anziani e delle strutture per disabili secondo il piano nazionale sammarinese. Successivamente la somministrazione proseguirà per fasce d’attenzione fino all’auspicata immunità di comunità che ci consentirà il lento ritorno alla normalità.
Gian Marco Gatti