Lunedì 8 giornata internazionale della donna: il Partito Democratico Cristiano Sammarinese è felice di poter rendere omaggio a tutte le donne che si adoperano e si sono adoperate con coraggio e visione del futuro per i diritti delle donne, per una società più giusta e solidale.
Nel rivolgere un augurio sincero a tutte le donne sammarinesi e non, a cominciare naturalmente dalle tantissime impegnate in campo sanitario nella lotta al Coronavirus ma anche nella scuola, nel lavoro e nel sociale, il PDCS riafferma che la ricorrenza dell’8 marzo non deve rimanere, come spesso accaduto in passato, un appuntamento puramente simbolico: al contrario, serve che i buoni propositi e le belle parole di questa giornata vengano tramutati in azioni concrete per i restanti 364 giorni dell’anno.
La presenza femminile è da sempre una colonna portate del nostro Partito ed è anzi proprio grazie all’apporto e alla diffusa partecipazione delle donne alla vita attiva del PDCS che è stato possibile raggiungere alcuni dei risultati più importanti della nostra storia, passata e recente. Generazioni di donne che sono rappresentate degnamente dalla autorevole figura di Clara Boscaglia, senza dubbio una delle principali statiste e politiche della nostra Repubblica.
Ricordiamo il prezioso contributo apportato dal PDCS per l’estensione del diritto di voto alle donne, entrato in vigore nel nostro Paese con la legge n.17 del 29 aprile 1959: un traguardo che a noi potrebbe apparire scontato, ma che è stato il frutto di tante battaglie portate avanti per anni dalle donne sammarinesi con il sostegno del partito. Battaglie proseguite poi nei decenni seguenti, sul fronte dei diritti civili, e dell’uguaglianza sociale ed economica, e arrivate fino ai giorni nostri, con la recente approvazione del progetto di legge contro il Revenge Porn presentato proprio dal PDCS.
Gli obiettivi fin qui conseguiti non sono un punto di arrivo, ma devono essere anzi uno stimolo a proseguire, con maggiore impegno e responsabilità, lungo questa strada.
Se molte battaglie sono state vinte, tante altre restano ancora da combattere. Pensiamo, ad esempio, al tema cruciale dell’equità di genere nel mondo del lavoro. Troppo spesso, anche negli ultimi anni, le donne hanno rappresentato l’anello debole di un sistema economico che ha tolto loro stabilità. Lo dimostrano i dati pubblicati nei mesi scorsi dalla Caritas Diocesana, che ci hanno mostrato come la maggior parte di richieste di aiuto post-Covid provenisse da donne che avevano perso il loro impiego a causa della crisi.
Il 4 marzo la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato la proposta di una direttiva sulla trasparenza salariale per garantire che nell’Unione Europea donne e uomini ricevano la stessa retribuzione per uno stesso lavoro: se a livello europeo questo è il solco che è stato tracciato, San Marino non può e non deve essere da meno.
La possibilità di avviare un’impresa, avere figli, raggiungere posizione di vertici: si tratta di diritti da difendere strenuamente e che devono vedere la collaborazione di tutte le forze politiche della nostra Repubblica.
Il PDCS continuerà ad impegnarsi affinché l’8 marzo Festa della donna non resti una data da segnare sul calendario: i valori di questa ricorrenza dovranno sempre più permeare il nostro agire per continuare a combattere l’orribile realtà del femminicidio, per non abbandonare al loro destino le donne senza diritti, per ridare dignità alla maternità, per la salvaguardia e valorizzazione del lavoro femminile. Lo dobbiamo a tutte le donne valorose che hanno aperto nuove strade con le loro vite speciali e con le lotte combattute. Lo dobbiamo al nostro Paese per portare avanti il necessario cambiamento culturale.