Eccellenze, Colleghi Consiglieri
Stiamo discutendo delle dimissioni del Segretario Celli, la Reggenza in apertura del comma ha dato lettura della lettera delle sue dimissioni; ma ancora a tutt’oggi a mio avviso, non si conoscono le reali motivazioni che lo hanno portato Celli a rassegnare le dimissioni dall’incarico.
Nella Sua lettera afferma che alla guida della Segreteria alle Finanze in questo difficile momento per il paese, “ci vuole una persona che possa lavorare con serenità e freschezza….. ci vuole una persona che possa favorire un dialogo politico e sociale più costruttivo e meno conflittuale…..”
Dopo il disastro compiuto in questi due anni, possiamo capire che il Segretario Celli “possa essere stanco e non sia più sereno”, ma come può favorire il dialogo se la settimana scorsa al momento dell’annuncio delle sue dimissioni in commissione finanze ha esordito con un intervento inaccettabile sul piano politico ed istituzionale, ha sferrato attacchi innauditi:
– Alla Magistratura- il segretario Celli ha affermato che le ordinanze hanno fini politici e vengono emesse ad orologeria
– Alla stessa BCSM – quando dopo tanto tempo le decisioni più significative e spinose sono state prese all’unanimità di tutto il CDA
– Ma ancor più sconcertante è stato il silenzio e la non presa di distanza da queste dichiarazioni da parte dei membri di governo e della maggioranza ed in particolare del segretario alla Giustizia che deve salvaguardare l’autonomia della magistratura, anzi in alcuni interventi ed in alcuni comunicati stampa hanno rimarcato “ il senso di responsabilità e coraggio del Segretario Celli”
Tutto questo ha dell’incredibile, tanto più che diversi interventi di maggioranza di ieri sera ed oggi es. Fiorini , Carattoni ed altri, hanno difeso oltremodo l’operato del Segretario Celli, al punto tale che hanno affermato che il notevole lavoro positivo svolto da Celli in questi due anni, dovrà andare avanti anche con il nuovo Segretario alle Finanze Eva Guidi; che io invece personalmente invito a rivedere ed a ripensare questo progetto, visto i danni che l’attuazione del suddetto progetto ha provocato in questi due anni al paese ed ha tutto il sistema bancario e finanziario.
Certo serve nominare alla Segreteria di Stato alle Finanze una persona che possa condurre il proprio lavoro con la serenità e freschezza che a Celli via via erano venuti meno …certo ma … in realtà caro Celli e soprattutto cari colleghi della maggioranza di Adesso.sm
– serve una persona capace di valutare le situazioni e le proposte per gestire problematiche delicate come quelle bancarie e finanziarie senza dare carta bianca ai tecnici, capace di un confronto con gli operatori, con le categorie economiche e sociali, con le forze politiche , con i cittadini.
E su questo che Lei Celli e tutto il Congresso di Stato ha fallito
– serve una persona non condizionata dai poteri forti, una persona che non deve ringraziare per l’appoggio che forse ha ricevuto per farsi eleggere e poi assumere l’incarico nel Congresso di Stato, che non deve rispondere a chi ha interessi privati da realizzare che forse si chiama Confuorti o le persone con cui questo tratteneva rapporti in territorio
La sua serenità Simone Celli, è venuta meno per gli attacchi – peraltro giusti ed a volte anche troppo blandi visti i disastri che ha creato al Paese- o è venuta meno per la pressione di chi chiedeva il conto e la propria impossibilità di realizzare quanto promesso e non ci vuole molto a mettere in fila le richieste:
-La ratifica dell’operato del CDA di Romito che ha approvato un bilancio liquidatorio di Cassa di Risparmio con 534 milioni di perdita
-La vendita dei crediti Delta
-La trasformazione del credito di imposta in debito pubblico
Solo per citarne alcune delle più importanti.
Bisogna dare atto al Segretario Celli -che non è facile distruggere la fiducia dei risparmiatori nelle banche sammarinesi, determinando in nemmeno 2 anni la fuga di molte centinaia di milioni.
Nella precedente legislatura – cari colleghi di Adesso.sm e molti di voi eravate al Governo con noi – siamo riusciti a trattenere nelle nostre banche i risparmi di molti cittadini italiani che aderivano alla voluntary disclosure ma con il rimpatrio giuridico sceglievano di mantenere i loro depositi nelle nostre banche-
Grazie alla cura di Celli, Podeschi e company, degli interventi illuminati di Morganti, di Boschi e di Giorgetti oggi purtroppo perfino molti nostri concittadini trasferiscono i loro risparmi fuori territorio. Veramente Complimenti
Bella l’idea di tassare i risparmi detenuti fuori territorio, una genialità- sicuramente convincerete così molti a riportare in territorio i loro risparmi- raccontarla in ambienti finanziari esterni ridono – ma a noi non resta che piangere
Deve dare atto a Celli ed al Governo – Non è stato facile pensare di chiudere l’Asset senza minare il sistema bancario, di vincolare i fondi pensione senza il consenso delle forze sociali e dei lavoratori a cui quei fondi appartengono, di fare decreti anche di domenica per tentare di trasformare i crediti di imposta in debito pubblico così trasferendo i debiti di un operatore in capo alla collettività.
E’ lo stesso Celli che pochi mesi fa affermava che non vi erano problemi di liquidità, che era tutto sotto controllo.
Che il Governo abbia il coraggio di dire la verità – che la svendita dei crediti Delta è per loro inevitabile in presenza di una crisi di liquidità frutto di tutti gli errori di questi ultimi 2 anni, che non sanno come reperire altrimenti un minimo di liquidità in attesa di consegnare il Paese nelle mani del Fondo Monetario.
Grazie Segretario Celli e Congresso di Stato per aver ridotto il Paese in queste condizioni
Nella lettera di dimissioni Celli esorta di non scaricare le criticità di oggi sui più giovani, sui figli e sui figli dei figli.
Caro Celli i miei figli come i figli di tutti noi, dovranno invece pensare a pagare i debiti che derivano dalla sconsiderata scelta di redarre un bilancio liquidatorio di Cassa, – oltre 500 milioni che diventano debiti con la vendita dei crediti Delta – un peso che cari colleghi di maggioranza metterete sulla testa dei vostri figli fra pochi giorni se non emerge un minimo di dignità che oggi riconosco a Tony Margiotta.
Nella lettera di dimissioni Celli si congeda dicendo al Consiglio di sentirsi grato di aver servito in ogni circostanza il Paese con passione, dedizione ed onestà….
Non c’e’ un limite alla mistificazione della realtà.
Mi dispiace solo che le dimissioni le ha date solo il Segretario di Stato Celli, e come ha detto il collega Lonfernini, abbiate un minimo di dignità personale- si dimetta tutto il Governo.
Colleghi di maggioranza che avete consentito che tutto ciò potesse avvenire, staccate la spina nell’interesse del Paese, almeno quelli di voi che siete in buona fede potete riconciliarvi con le vostre coscienze.