61 KM²: L’Industria agroalimentare sammarinese come strumento di valorizzazione del territorio e come opportunità di lavoro e impresa

5/12/2018

Apprezzata da molti una conferenza aperta a tutti, alla Società civile, senza pregiudizi verso chi ha pensiero, idee e visione diverse dalla DC.

Tutti i partecipanti hanno espresso opinioni, aspettative e proposte per determinare il presente, il medio e lungo periodo. Nei Settori dell’Agricoltura Zootecnia la parte più attiva l’hanno svolta i giovani e la loro espressa volontà di intraprendere.

Oltre ad una nutrita presenza di giovani, hanno partecipato il Consorzio Terra di San Marino e l’Associazione Coltivatore Diretti. La prima e più importante considerazione è stata la fotografia dello status quo. Risorse umane sui 30/40 anni che dovrebbero garantire la continuità dell’Agro-Alimentare del territorio, si aggirano sulla 4/5 unità. Gli attuali cinquantenni/sessantenni, hanno un ciclo attivo, prima del pensionamento e del meritato riposo, di circa 10 anni. Da questo quadro emerge: Grave crisi di turnover e altrettante preoccupante e grave condizione di poter disporre delle derrate Agricole e Zootecniche sufficienti per mantenere attivo e vitale il comparto della cooperazione agricola, della cooperazione di trasformazione e di un efficiente ed economica filiera agro-alimentare.
Il Settore della cooperazione di trasformazione dei prodotti agricoli, della carne e del latte ha usufruito negli anni di investimenti importanti che difficilmente sarebbero ammortizzabili con una contrazione delle risorse umane e professionali.

Il confronto si è sviluppato su 6 slide:
– Agricoltura del domani e giovani risorse
– Piano Regolatore Generale
– Progetto “San Marino Bio 2021”
– Quale sviluppo del comparto agricolo e scelte strategiche di indirizzo produttivo
– Marketing e promozione dei prodotti finiti di territorio
– Risorse Finanziarie e Commissione Agraria

Inoltre sono state fornite diverse tabelle di cui ne pubblichiamo solo 2.
S.A.U (Superficie Agricola Utilizzata) e Ha 2700
Così distinta per attività
– Cereali Ha 500
– Foraggi Ha 900
– Culture portaseme Ha 22
– Ortaggi e legumi familiari e da reddito Ha 70
– Frutteti e piantagioni micorizzate con tartufo nero Ha 22
– Oliveti Ha 183
– Vigneti Ha 120
– Leguminose Ha 43
– Prati pascolo e prati permanenti Ha 840
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Totale Ettari Ha 2700
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Produzione Agricole e Zootecniche per anno:
Cereali Ql 15.000, Foraggi ql 90.000, Semi da colture specifiche (cipolla, carote, cece, ecc) Ql 220, olive Ql. 7.000, uve Ql 9.000, Legumi Ql 1.300, Latte vaccino 1 milione e centomila litri, Latte ovino 60.000 litri, carne bovina 200.000 kg, carne ovina 4.500 kg, carne suina 18.000 kg, produzione miele Ql 150.

Produzione lorda vendibile stimata € 5.200.000,00, produzione lorda vendibile stimata dopo la trasformazione delle materie prime tramite le strutture del sistema cooperativo agricolo e zootecnico € 7.800.000,00. L’incidenza del sostegno della finanza pubblica attualmente è del 15,40% sulla PLV stimata; prima che la Ministra di AP riducesse il finanziamento al comparto di € 600.000,00 , il sostegno della finanza pubblica sulla PLV era del 25,60%.

Interessante il dibattito scaturito dal confronto:

Un giovane: Mi sono licenziato dal privato questa estate perché mi erano stati promessi in affitto i terreni dello Stato, oggi sono senza terreno e senza stipendio

Altro Giovane: Ho una piccola Azienda avviata ma non riesco a trovare il terreno per rendere economica l’impresa.

Giovane Diplomato Capace: Oggi non riesco a fare il lavoro che mi piace per impossibilità a costruirmi una Azienda con l’attuale ordinamento di settore.

Giovane Promessa con Buone conoscenze nel Settore: Ho acquistato attrezzi usati che ho reso operativi con tanto lavoro e pazienza, ho cercato in lungo e largo terreni e fabbricati per poter lavorare e mantenermi con la professione dell’Agricoltura. Non ho trovato niente, non ho avuto aiuti e supporto, tant’è che sto vendendo anche gl’attrezzi che ho manutentato.

Agricoltore Professionista Maturo: Mio figlio è andato a lavorare nell’Industria poiché con l’impresa Agraria non riuscivo a pagarlo.
Tante altre Storie che conosciamo, dovranno venire alla luce del sole. Peccato che a questo importante dibattito, ove si è parlato di giovani leve, di lavoro umano e dignitoso, di continuità e prospettiva, non sia stato possibile confrontarsi anche con le istituzioni, tra i quali l’UGRAA, pur essendo state invitate.
Si auspica che con il prossimo WorkShop siano presenti anche loro per parlare insieme del nostro futuro ed indicare all’Istituzioni di Settore i punti di vista per la rivitalizzazione dell’Agro-Alimentare e del suo sviluppo negli anni a venire.

Pino Guidi